Dopo il passaggio dell’uragano Sandy, seguito col fiato sospeso da tutto il mondo, e dopo la tragica conta delle vittime, negli Stati Uniti un altro fatto salta prepotentemente in cima a tutte le cronache: la modella brasiliana Nana Gouvea, ex coniglietta di Playboy, ha vergognosamente approfittato del paesaggio devastato e quindi della disperazione delle persone che lì vi giaceva ancora, sopra le rovine delle proprie abitazioni, ed ha sensualmente posato tra alberi caduti, automobili schiacciate e tralicci a mezz’aria, aiutata dal marito. Le foto poi pubblicate su Facebook hanno scatenato la legittima indignazione di tutti i Newyorkesi, che non credono possibile che l’ingordigia e l’insensibilità di certi sciacalli superi perfino il rispetto per il dolore di moltissime persone che con l’uragano hanno perso tutto, certi perfino la vita.

Nel frattempo, la modella si gode questa sua indelicata popolarità, dichiarando ai media brasiliani che era la sua prima volta a New York ed è rimasta tutto il tempo a letto col marito.

La storia si ripete: come gli sciacalli “italiani” che, come in pellegrinaggio si fanno immortalare davanti allo scheletro della Costa Concordia, a New York una modella approfitta di una tragedia per guadagnare popolarità. Dove è arrivata la cupidigia e la mancanza di scrupoli in questo mondo?

 

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