Qualcuno deve aver preso alla lettera l’espressione “Vorrei essere pagato per non fare niente”. Il trentotenne giapponese Shoji Morimoto, infatti, ha fatto della nullafacenza una vera e propria professione, offrendosi come accompagnatore silenzioso di chiunque paghi per “affittarlo”.

Quello di noleggiare estranei per impersonare fidanzati, amici o conoscenti vari è un trend piuttosto diffuso in Giappone e Corea del Sud, ma quel che fa Morimoto può essere considerato come una sua evoluzione; da quattro anni l’uomo offre la sua persona a chi non voglia passare del tempo da solo in determinate circostanze, ma al tempo stesso non abbia il desiderio della compagnia di parenti o amici. Soprannominato “Rental-san”, Morimoto ha ispirato addirittura una serie televisiva e tre libri, oltre ad attirare l’attenzione internazionale su di sé attraverso i suoi post, diventati presto virali su Instagram.

Fra gli impegni di Morimoto c’è, ad esempio, l’accompagnare donne divorziate a cena fuori, aspettare al traguardo di una maratona un cliente che voleva vedere un volto familiare alla fine della gara, ascoltare gli operatori sanitari mentre parlano della pandemia.

Per i suoi servigi è sufficiente pagare 10 mila yen – circa 76 euro – a sessione, e generalmente viene chiamato in quei momenti della vita in cui le persone sono più vulnerabili: ad esempio è stato assunto per accompagnare una donna a presentare i documenti di divorzio, per accompagnare un cliente a una visita per le emorroidi, o per salutare qualcuno che stava partendo in treno da Tokyo verso Osaka.

“Penso che quando le persone si sentono vulnerabili o si trovano in momenti delicati siano più sensibili verso le persone che stanno loro vicine, quindi credo che preferiscano contattare uno sconosciuto, senza alcun vincolo”, ha spiegato al Washington Post.

Come detto, il lavoro di Shoji Morimoto può apparire originale solo nel contesto occidentale, perché in diversi Paesi del mondo asiatico quella di noleggiare sconosciuti per compiere determinate azioni è un’abitudine tutt’altro che rara: ci sono persone assunte per guardare gli altri durante i pasti, o considerate “brutte”, che devono alzare l’autostima di chi li affitta.

Morimoto è arrivato a questo bizzarro lavoro dopo che, nelle sue precedenti professioni, era sempre stato redarguito per scarso impegno; oggi è riuscito a soddisfare circa 4000 richieste e ha una media di uno o due clienti al giorno (erano tre o quattro prima della pandemia). Grazie ai suoi guadagni riesce a mantenere suo figlio e la famiglia.

Mi è stato spesso detto che non stavo facendo abbastanza, o che non facevo nulla, quindi questo è diventato un complesso per me. Ho deciso di approfittarne e trasformarlo in un business.

 

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