Angela Chianello del tormentone “Non ce n’è Coviddi” torna alla ribalta delle cronache per essere stata convocata al commissariato da Manfredi Borsellino (il figlio di Paolo). Lo riporta il Giornale di Sicilia.

La donna, nota per essere stata intervistata casualmente da una corrispondente a Palermo di Non è la D’Urso, ha girato un video sulla spiaggia di Mondello cui deve la sua fama, ma lei e il suo agente hanno ricevuto una multa e forse ci sarà anche la denuncia per presunto mancato rispetto delle norme anti-Covid (ossia la mancanza di mascherina per lei e gli altri nel video, solo l’operatore di camera la indossa). Inoltre Angela viene accusata di aver organizzato uno show in spiaggia: sulle aree demaniali come le spiagge devono essere rilasciate dalla questura locale particolari autorizzazioni, e per questo l’agente e il promoter della donna sono stati denunciati.

Buongiorno da Mondello – esordiva Angela Chianello questa estate in spiaggia, per poi lanciarsi nel claim che l’ha resa famosa – Oggi a mare. Non ce n’è Coviddi. Non ce n’è Coviddi. Non c’è niente, è finito tutto, a Palermo non abbiamo niente.

Questo filmato aveva attirato da un lato le ire di diversi gruppi di persone, da coloro che sono giustamente sensibili alla tematica della pandemia a chi ha maldigerito la fama istantanea di Angela. Che in effetti poco tempo dopo ha aperto un profilo Instagram, raggiungendo un numero notevole di follower, attestandosi attualmente sui 170mila follower. In questi mesi inoltre è stata ospite svariate volte da Barbara D’Urso, dove ha raccontato la sua storia personale, la morte del figlio e il furto per il quale ha pagato il debito con la giustizia, guadagnandosi molte simpatie tra il pubblico. La D’Urso le ha chiesto di smentire l’inesistenza del Covid e Angela Chianello si è dispiaciuta per i morti di coronavirus, ma è chiaro dalle sue azioni che fossero parole vuote.

Ha quindi continuato a cavalcare quella fama, diventano non solo un’influencer, come la definisce D’Urso, ma anche un’opinion leader per i negazionisti social.

La signora Coviddi l’abbiamo inventata noi un po’ come Baudo con la Cuccarini – scrive Selvaggia Lucarelli su Tpi.

Angela ha anche realizzato un piccolo merchandise, come portachiavi e t-shirt con la scritta “Non ce n’è Coviddi”.

È spontaneo a questo punto chiedersi se il problema sia solo Angela Chianello o sia di tutti noi: di coloro che comprano i suoi gadget, di quelli che la seguono e dei media che hanno fatto di un esempio che al massimo doveva essere un monito su cosa non fare, una star.

È triste e surreale che mentre persone lottano tra la vita e la morte in ospedale, mentre altre non ce l’hanno fatta, con medici e infermieri allo stremo, con commercianti in difficoltà e con tutte le altre terribili conseguenze che questa pandemia ha e sta provocando, ci sia non solo chi se ne frega di tutto, ma che trasforma questo menefreghismo in fama e fonte di guadagno. È irrispettoso e senza rispetto sono coloro che alimentano questo declino sociale.

In risposta all’accaduto la “signora di Mondello”  ha girato un video su Instagram in cui minimizza affermando di avere le spalle larghe. E se questa estate il suo poteva essere sembrato semplice entusiasmo da diminuzione di casi di coronavirus, ora la percezione è diversa. Nella giornata di ieri, in Italia, la variazione assoluta in media settimanale dei contagi da coronavirus è risultata essere di 32687 unità. Insomma, come claim di successo, “non ce n’è Coviddi” non poteva essere più sbagliato.

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