Davvero bizzarro il caso di un ex Comandante della Polizia Municipale di Ischia, Elio D’Amato: in attesa della pensione, che gli spettava dal 1 agosto di quest’anno ma che non gli è mai stata corrisposta, ha appreso da una comunicazione dell’Inps indirizzata ai suoi eredi e pervenuta qualche giorno fa, di essere morto il 1 gennaio 2013. “Fortunatamente sono vivo e vegeto” ha dichiarato l’ex Comandante. D’Amato ha denunciato l’Inps per falsità ideologia ed illecito extra contrattuale. Ora è in attesa di apprendere come sia nato l’errore.

La vicenda, anche se grottesca, non rappresenta un caso isolato: non è la prima volta che si legge di pensionati dichiarati morti per errore. Caso analogo è quello di Antonio Pace, 89 anni della provincia di Chieti, che nel 2010 apprese di “essere morto” dal 1992: dal libretto di Pace, cointestato anche alla moglie, le Poste prelevarono dai risparmi dell’anziano anche le pensioni incassate dal giorno in cui risultava deceduto; fu bloccata anche la pensione della moglie poiché la cifra da restituire era superiore all’importo presente nel libretto postale di risparmio. In seguito ad una vera e propria battaglia legale gli sono poi stati riconosciuti i risarcimenti previsti dalla legge.

Quando si parla di pensioni, non mancano mai i casi di errore e/o frode: infatti, si apprendono anche notizie di familiari che, al contrario, continuano a percepire le pensioni di cari ormai defunti; oppure, persone che compiono frodi dichiarando di essere affetti da particolari deficit/handicap per riscuotere le pensioni di invalidità. Forse ci sarebbe bisogno di maggiori controlli, in tutti i sensi.

Intanto, restiamo in attesa di capire come si concluderà la vicenda dell’ ex Comandante della Polizia Municipale di Ischia.

 

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