La sindrome della sorella maggiore è un fenomeno psicologico e sociale che riguarda le primogenite nelle famiglie con più figli. Si tratta di una condizione non ufficialmente riconosciuta dalla comunità scientifica come una sindrome clinica, ma è un’espressione utilizzata per descrivere le pressioni e le responsabilità spesso imposte alle sorelle maggiori.

Le sorelle maggiori, essendo le prime a nascere, spesso si trovano a ricoprire un ruolo di responsabilità nei confronti dei fratelli e delle sorelle più piccoli. Questo può includere compiti pratici, come prendersi cura dei più piccoli, aiutarli con i compiti scolastici e fungere da modello comportamentale.

“È vero che quando gli psicologi preparano il genogramma – una tecnica che tiene traccia dei tipi di relazioni che si instaurano in una famiglia – si dice che il ruolo familiare e la posizione che occupiamo influenza lo sviluppo di un modello di caratteristiche comportamentali”, ha detto a El Pais la psicologa Ana Gómez.

“A volte le sorelle più grandi sono costrette a preoccuparsi di una serie di cose che non sono adatte alla loro età. Ciò, portato all’estremo, costituisce un problema quando i genitori non sono responsabili dello svolgimento del loro ruolo a livello familiare e richiedono loro determinate funzioni in modo implicito o esplicito”, ha continuato la specialista. “Messaggi come ‘abbi cura di tuo fratello, proteggilo, non lasciare che gli succeda nulla’ e la tendenza a incolparlo se succede qualcosa può essere un fardello molto difficile da portare“.

Sebbene i fratelli maschi maggiori possano manifestare comportamenti tipici di questa sindrome, è il genere femminile quello maggiormente colpito da questa forma di adultizzazione precoce. “Questo fenomeno colpisce soprattutto le donne perché è incoraggiato dalla famiglia. I ruoli di cura vengono assegnati fin dalla tenera età, come quando a una sorella maggiore viene data la responsabilità di sorvegliare i più piccoli al parco o di sapere come cambiare loro il pannolino. Al giorno d’oggi, questi compiti non sono ancora richiesti ai fratelli maschi”, ha spiegato María Gijón, esperta di genere e autrice di Storie per educare senza stereotipi, 6 storie per crescere senza limiti.

Una situazione che, però, sta lentamente cambiando. “Penso che le donne stiano imparando a porsi dei limiti fin da piccole e questo è un grande passo avanti, anche se c’è ancora molta strada da fare. Le famiglie hanno la possibilità di rompere gli stereotipi fin dall’infanzia, anche se hanno bisogno del sostegno della società”, ha continuato Gijón.

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