Sostituiscono la pillola con un'app: 37 donne restano incinte
L’App contraccettiva, certificata come dispositivo medico in Europa, è utilizzata da oltre 500 mila persone: la Svezia apre un’indagine dopo 37 casi di gravidanza.
L’App contraccettiva, certificata come dispositivo medico in Europa, è utilizzata da oltre 500 mila persone: la Svezia apre un’indagine dopo 37 casi di gravidanza.
Molti possono essere i metodi contraccettivi alternativi alla pillola e in molte, quasi mezzo milione di donne, hanno scelto un app che indica i giorni di maggiore fertilità e quelli dove la possibilità di rimanere incinta è quasi nulla.
L’app è stata creata da Elina Berglund e Raoul Scherwitzl, una coppia di fisioterapisti, e utilizza un algoritmo per analizzare informazioni personali come la temperatura del corpo e i movimenti per predire i periodi di fertilità, il tutto per circa 10 euro al mese ai quali va aggiunto l’acquisto di un termometro per riuscire ad ottenere dei dati più corretti.
Sono molte le applicazioni di questo tipo ma Natural Cycles è l’unica ad aver ottenuto il riconoscimento come dispositivo medico in Europa: questo però l’ha messa sotto la lente dell’Agenzia nazionale per la sicurezza dei farmaci in Svezia che ha contato 37 casi di gravidanza tra le utilizzatrici dell’applicazione. L’agenzia ha quindi deciso di aprire un indagine dopo che l’ospedale Södersjukhuset di Stoccolma aveva segnalato che, da settembre a dicembre dello scorso anno 600 donne avevano chiesto di abortire presso la struttura. Lo studio ha rivelato che 37 gravidanze indesiderate erano di donne che come metodo contraccettivo utilizzavano l’app al posto delle più comuni pillole.
Natura Cycles, da parte sua, ha affermato “Nessun metodo contraccettivo è efficace al 100 percento e le gravidanze indesiderate sono un rischio di ogni contraccezione. I nostri studi hanno mostrato che l’applicazione offre un alto livello di efficienza simile ad altri metodi”. Infatti secondo gli sviluppatori il metodo è sicuro al 93%, una percentuale piuttosto elevata, e per tutelarsi dal punto di vista legale hanno inserito tutti i rischi nei termini di servizio dell’app così da non essere perseguibili legalmente da donne che avessero subito gravidanze indesiderate.
È necessario, a questo punto, ricordare anche che l’app non previene dai rischi di malattie sessualmente trasmissibili ma segnala solo la probabilità di rimanere incinta.
Ha consumato più divani che palestre inseguendo un telegatto. Da grande diventerà un giornalista, per il momento si diverte a scrivere sulle sue passioni: televisione, spettacoli, lifestyle, tech. Ama tutto ciò che è nazionalPOP...
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