Spagna, approvata “Solo sì è sì”: la legge contro le violenze sessuali

Il parlamento di Madrid considera stupro qualsiasi atto sessuale in cui una delle persone coinvolte non abbia dato il proprio consenso. La ministra delle Pari Opportunità e firmataria della proposta Irene Montero: "Legge decisiva per cambiare la cultura sessuale nel nostro Paese”.

La Spagna approva la legge “Solo sì è sì” contro le violenze sessuali. Il parlamento di Madrid accoglie la proposta di legge che considera stupro qualsiasi atto sessuale in cui una delle persone coinvolte non abbia dato il proprio consenso. A proporre il decreto era stato il governo guidato dal primo ministro socialista Pedro Sánchez, soprattutto sulla scia del caso noto come “La Manada.

Quando facciamo riferimento alla “La Manada”, parliamo dal nome del gruppo WhatsApp creato da cinque uomini accusati di stuprato nei confronti di una ragazza di 18 anni a Pamplona. È stato uno dei casi più discussi nella storia giudiziaria spagnola. Il tribunale locale aveva stabilito che contro la donna ci fosse stato abuso sessuale ma non uno stupro, perché la vittima non aveva subìto violenze. In seguito, il Tribunale supremo ribaltò la sentenza, stabilendo che si era trattato invece di uno stupro di gruppo.

La norma abolisce anche la differenza nel Codice penale tra “abuso sessuale” (che non contempla violenza o intimidazione ed è associato a pene più lievi) e “aggressione sessuale” (con violenza, associato a pene più gravi), lasciando in vigore solo il secondo. Sembra qualcosa di scontato ma che in realtà non lo è per niente. Basti pensare che in Italia fino al 1996 la violenza sessuale non era considerato reato contro la persona, ma contro la morale pubblica. Così mentre si affermava che la violenza sessuale non offendeva principalmente la persona e che quindi non creava neppure disturbi permanenti o meno nella vittima, ledeva soltanto una generica moralità pubblica. Quindi nessuna tutela per la persona ma solo per il “buon costume sociale”.

Ma tornando nell’isola Iberica è doveroso sottolineare che ci sono stati degli oppositori alla proposta “Solo sì è sì”. I gruppi che hanno votato contro la norma sono stati il Partito Popolare (centro-destra) e Vox (estrema destra). Infine, per l’approvazione definitiva, la legge sarà sottoposta a un passaggio al Senato, dove non si attendono sorprese. La ministra delle Pari Opportunità e firmataria della proposta Irene Montero, commenta così:

“E’ una legge decisiva per cambiare la cultura sessuale nel nostro Paese. Vogliamo lasciarci alle spalle la cultura della violenza sessuale e costruire una vera cultura del consenso”

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