Spostamenti tra Regioni ma con regole precise: ecco quali
Dal 3 giugno riapriranno i confini dopo tre mesi di lockdown, potremo spostarci liberamente da una Regione all'altra ma ci saranno delle regole da rispettare.
Dal 3 giugno riapriranno i confini dopo tre mesi di lockdown, potremo spostarci liberamente da una Regione all'altra ma ci saranno delle regole da rispettare.
Dal 3 giugno inizia una nuova fase dell’emergenza coronavirus, riapriranno i confini interni e saranno di nuovo possibili gli spostamenti tra Regioni diverse. Ma ci sono alcune regole precise da rispettare che variano per ogni territorio. In alcuni Regioni si chiederà ai turisti di sottoporsi al test sierologico ma solo su base volontaria e in altre Regioni verranno effettuati dei controlli, come la compilazione di un questionario o la predisposizione degli elenchi per chi viaggia sugli aerei o sulle navi.
Tra pochi giorni quindi, non ci saranno più limitazioni e potremo spostarti in diverse Regioni d’Italia senza avere con sè l’autocertificazione per giustificare lo spostamento. Preoccupa però una seconda ondata di casi, soprattutto nelle Regioni che fino ad oggi sono state meno colpite dal coronavirus, ovvero quelle del Sud Italia.
Per questo motivo, alcune Regioni stanno puntando a registrare tutti gli ingressi e ad effettuare i test sierologici su chi entra nella Regione. I test non saranno obbligatori però sarà concessa a tutti la possibilità di sottoporsi. Prima del 3 giugno non ci saranno ulteriori provvedimenti, gli spostamenti tra le Regioni sono già consentiti nel decreto del 18 maggio con giustificazione tramite autocertificazione, insieme al Governo le Regioni potranno decidere ulteriori misure restrittive e istituire delle zone rosse.
Dopo le varie polemiche e scontri avvenuti in questi ultimi giorni tra Regioni e Governo, il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, ha accolto le richieste di alcune Regioni del Sud, in particolare la Sardegna e la Sicilia, ma è stato escluso il passaporto sanitario. Saranno possibili invece i test sierologici su base volontaria, quindi sarà il turista decidere se sottoporsi o meno al controllo.
Nonostante gli spostamenti saranno liberi, chiunque verrà sottoposto ad un controllo prima di prendere un aereo o di imbarcarsi su navi e traghetti. Verrà misurata la febbre e verranno tracciati i passeggeri per permettere di contattarli nel caso in cui dovesse registrarsi un positivo al bordo. I contatti diretti saranno obbligati a sottoporsi alla quarantena. Una volta raggiunto l’aeroporto o il porto, i turisti saranno invitati a compilare un modulo con le informazioni su quanto accaduto prima del viaggio. Questo modulo non verrà imposto in tutte le Regioni ma solo in alcune.
Saranno i presidenti di ogni Regione a decidere quali informazioni raccogliere. Al questionario potrebbero essere sottoposti anche i familiari per sapere se chi arriva ha avuto contatti con persone positive al Covid-19. Questi moduli verranno conservati per 14 giorni e poi cestinati. Per chi viaggia in treno o in macchina, i questionari verranno raccolti dagli albergatori o da chi gestisce le case vacanza che dovrebbero sottoporlo ai turisti in arrivo.
Amo camminare in montagna e la scrittura perché si assomigliano. Sono due attività solitarie, che ti costringono a imparare a stare bene con te stessa.
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