Buone notizie per le famiglie italiane: fino al 7 gennaio è stato sospeso l’invio di (quasi) tutte le cartelle esattoriali. Si tratta di 350mila atti che resteranno fermi e che, dunque, verranno consegnati solo al termine delle festività natalizie. Il provvedimento, su indicazione del presidente di Agenzia delle Entrate-Riscossione Ernesto Maria Ruffini, serve “a non creare inutili disagi durante le festività natalizie evitando il recapito di richieste di pagamento in questo periodo particolare dell’anno”. È la prima volta che succede.

Ad ogni modo i contribuenti potranno utilizzare i servizi dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, alternativi allo sportello, scrive l’agenzia di stampa Ansa.it, che consentono dunque di avere sempre sotto controllo la propria situazione debitoria, di essere avvisati prima dell’arrivo di una cartella esattoriale oppure di verificare direttamente dal proprio pc, smartphone o tablet o anche da uno sportello bancomat abilitato, l’esistenza di eventuali richieste di pagamento. C’è persino il servizio “SMS – Se mi scordo” che permette ai contribuenti di ricevere messaggi sul cellulare o posta elettronica al fine di essere informati dell’arrivo di una nuova cartella ma anche per avere un promemoria di ciascuna delle rate della cosiddetta “definizione agevolata”, ovvero la rottamazione delle cartelle. Servizio attivabile dal portale agenziaentrateriscossione.gov.it accedendo con le proprie credenziali all’area riservata. Disponibile anche il servizio “Controlla la situazione-Estratto conto” che consente di tenere sempre sotto controllo cartelle, avvisi e procedure di riscossione.

Infine, per chi non possiede un apparecchio televisivo, è possibile chiedere l’esenzione del canone Rai utilizzando il modello di dichiarazione sostitutiva di non detenzione, disponibile online sul sito dell’Agenzia delle Entrate. È preferibile presentare la dichiarazione in via telematica entro la fine dicembre o al massimo entro il 31 gennaio. In quest’ultimo caso, però, dal momento che la prima rata del canone per l’anno 2018 scatta a partire da gennaio 2018, si dovrà chiedere il rimborso del primo addebito.

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