Storica apertura in Arabia: donne e uomini potranno lavorare insieme nei negozi Apple

Apple riesce in una piccola grande rivoluzione per le donne in Arabia Saudita: lavoreranno nei negozi insieme agli uomini, la decisione potrebbe aprire a nuovi investimenti dei grandi colossi americani in Arabia.

Per l’Arabia Saudita un altro piccolo segnale di apertura al mondo, proprio come aveva annunciato il principe  ereditario saudita, Mohammed Bin Salmal, che ha confermato la volontà entro il 2030 di voler modernizzare il proprio paese con privatizzazioni e nuovi diritti per i propri sudditi. 

In Arabia Saudita le donne potranno lavorare fianco a fianco agli uomini, ma per ora solo nei negozi Apple. L’azienda fondata da Steve Jobs vince la causa contro la legge saudita e pensa alla possibilità di aprire nuovi punti vendita nel Paese dal momento che ha ottenuto da governo la possibilità che commesse e commessi serviranno i clienti nella stessa sala e saranno vicini nelle ore di lavoro, questi non potranno ancora mangiare o pregare insieme. La nuova legge infatti consente alle donne di lavorare e di lavorare anche in presenza di uomini ma richiede alle aziende aree separate per il pranzo e per le preghiere.

La legge sul lavoro promulgata in Arabia Saudita è ancora piuttosto vaga e soggetta a interpretazioni delle autorità locali ma crea un precedente almeno per i grandi gruppi internazionali; questo precedente potrà attirare anche altre multinazionali da quelle della moda alla tecnologia passando per telecomunicazioni e logistica a investire nel paese del petrolio attraverso l’apertura di negozi, filiali e centri d’investimento. 

Per volere del proprio principe ereditario l’Arabia Saudita è così pronta a modernizzarsi e aprirsi al mondo e alle regole della popolazione occidentale non solo dal punto di vista economico, liberandosi dalla dipendenza dal petrolio e privatizzando larghi settori dell’economia, ma anche da quello dei diritti. Tra poco più di una settimana, il 18 aprile, sarà ad esempio aperto il primo cinema dopo 35 anni. Ma la vera rivoluzione è per le donne: dall’inizio dell’anno, fra le altre cose, possono guidare, lavorare e aprire un’attività senza il consenso maschile. 

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