È già insensato chiedere ai bambini se vogliono più bene alla mamma o al papà… immaginiamo domandare loro chi ucciderebbero per primo.

Questo è successo in una scuola elementare in provincia di Torino.

Due maestre di 58 e 60 anni hanno chiesto ai loro alunni di realizzare un tema dal titolo: “Chi vorresti uccidere, per primo, tra tuo padre, tua madre o tuo fratello?”

Un tema shock che ha scatenato l’ira dei genitori e ora le due maestre sono state giustamente sospese dal servizio.

La sospensione è stata decisa in via cautelare dall’Ufficio scolastico regionale ma il comportamento delle due docenti è arrivato anche sul tavolo della Procura di Ivrea.

Non possono esserci però reati perseguibili da un punto di vista penale, ma solo sbagli da un punto di vista educativo.

Licenziarle quindi non sarebbe possibile, come spiega il preside della scuola.

Il legale delle famiglie dei genitori si è opposto all’archiviazione del caso.

Oltre il tema scioccante, le due maestre hanno tenuto altri comportamenti anomali, soprattutto da un punto di vista educativo dei piccoli: hanno parlato di sesso, dicendo cose come “Il sesso è quando i vostri papà si fermano per strada con le prostitute di colore o quando le vostre mamme fanno l’amore con altri uomini” ed è stato riscontrato inoltre che i piccoli venivano obbligati a turno a massaggiare le spalle alle donne.

Strane perversioni nella mente delle due che potrebbero danneggiare i bambini e il loro rapporto con l’altro sesso e la famiglia una volta adolescenti.

Abbiamo chiesto qualche opinione sulla questione alle Mamme Amiche di RdD. Ecco le loro risposte, agguerritissime.

Diteci la vostra!

Liliana:

All’inizio pensavo che fosse una barzelletta! Io sarei andata dal direttore scolastico a denunciare la maestra. Istigare i bambini al solo pensiero di uccidere è follia pura! Queste maestra sono da interdire, altro che sospendere!

Mariangela:

Io sarei andata prima a parlare con le maestre e poi magari al provveditorato per far presente l’operato. È assurdo dare un compito del genere. È il minimo che siano state sospese. Un compito del genere è una istigazione alla violenza, e nel mondo in cui viviamo non ne abbiamo davero bisogno.

(foto: Tumblr)
(foto: Tumblr)

Marinella:

Forse avrei voluto leggerlo questo tema. Belle o brutte le verità vorrei sempre conoscerle. Le mie bambine sono intelligenti, so che la loro risposta mi stupirebbe! Io voglio sempre sapere cosa pensano. Parlare di questi argomenti è davvero molto difficile. Ho già spiegato cosa sono i trans, le lesbiche, i gay. Loro sgranano gli occhi, non so cosa possano aver percepito. Io cerco di parlarne con molta tranquillità, dicendo che ognuno è diverso a modo suo, senza trattare gli argomenti come dei tabù. Se le maestre sono brave, è giusto trattare determinati argomenti… Certo un tema così mi pare davvero eccessivo. Andare ad istigare la violenza davvero no.

Viviana:

Ne sentono parlare, sono bombardati anche dalle pubblicità ormai quotidianamente su argomenti sensibili. I bambini si fanno domande, è giusto che conoscano la realtà. Bisogna parlare con i propri figli, ma così no. Queste maestre devono essere sospese a vita.

Rosa:

A me non piace tutto questo. Ogni cosa a suo tempo. Sono troppo piccoli per certe cose. Non voglio che crescano con dei tabù, ovvio… ma a tutto c’è un limite! Già è una violenza chiedere ad un bambino: a chi vuoi più bene, a mamma o a papà?

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