Terremoto: ecco come puoi aiutare davvero chi è stato colpito dal sisma nel Centro Italia

Dopo il tragico terremoto nel Centro Italia che ha causato morte e dolore incommensurabile, la gara di solidarietà è partita istantanea e spontanea in tutto il paese. Ma come ci si può muovere davvero per dare il proprio contributo alle popolazioni colpite dalla tragedia? Ecco tutto quello che c'è da sapere per dare un aiuto concreto a Croce Rossa e Protezione Civile.

Il giorno dopo il terribile terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito il centro Italia, squarciando letteralmente l’area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, spazzando via paesi interi, e provocando, purtroppo, centinaia di morti e feriti, l’aria è pesante, naturalmente, impregnata di quel dolore inconsolabile di chi ha dovuto assistere ad una tragedia di tali proporzioni. Ma ciò che bisogna fare adesso è reagire, proprio come si fece sette anni a L’Aquila e, prima ancora, ogni volta che un dramma ha colpito il nostro Bel Paese martoriato: con unità di intenti e volontà. Ci sarà tempo per le polemiche: oggi è quello per aiutare.

Da Nord a Sud la gara di solidarietà per prestare soccorso, sostegno e risorse è partita immediata, ma per riuscire a dare un supporto concreto alle popolazioni colpite dal sisma occorre anzi tutto organizzazione: da evitare assolutamente, perciò, di mettersi in moto spontaneamente, senza prima rivolgersi alle associazioni di volontariato che si stanno occupando degli aiuti, come spiega anche Carlo Rosa, responsabile della Protezione Civile del Lazio. Importantissimo è poi lasciare libere le strade di accesso ai paesi colpiti, specialmente la via Salaria, ma anche linee telefoniche e cellulari, in modo da non intasare il traffico telefonico intralciando i soccorsi. Se abitate nelle vicinanze un’ottima cosa da fare è aprire il wi-fi, mettendolo a disposizione della comunità per facilitare le comunicazioni Web, eliminando la password, come spiegato qui:

Fonte: vita.it
Fonte: vita.it

Se siete intenzionati a fare delle donazioni, sia economiche che di cibo, vestiario o generi di prima necessità è consigliabile rivolgersi ad associazioni che sono coordinate sul territorio, così da sfavorire lo sciacallaggio che, purtroppo, in momenti come questi rappresenta l’ennesima piaga che si aggiunge alla già complicata situazione.

Ecco cosa potete fare davvero se volete dare il vostro contributo:

1. Donazioni alla Croce Rossa

Fonte: cri.it
Fonte: cri.it

La Croce Rossa Italiana ha organizzato una raccolta fondi di cui trovate qui il codice IBAN.

2. 45500: il numero solidale per donazioni via SMS

Fonte: romadaleggere.it
Fonte: romadaleggere.it

Il numero 45500, creato dalla Protezione Civile, è attivo sia per SMS che per telefonate, e al costo di 2 Euro potrete dare il vostro contributo alle popolazioni colpite dalla tragedia.

Ecco invece cosa puoi fare per donare il sangue e per aiutare le mamme e i bambini.

3. Sei un donatore di sangue?

Fonte: Web
Fonte: Web

Adesso la priorità è raccogliere quanto più sangue possibile, per questo il Centro Nazionale Sangue, AVIS, Croce Rossa, Fidas e Fratres invitano a programmare la propria donazione contattando il servizio trasfusionale di riferimento o l’associazione. Nota importante: solo chi è già donatore può donare il sangue!

4. Cibo, vestiti, medicinali: il volontariato sul territorio

Fonte: ilgiornale.it
Fonte: ilgiornale.it

Un ottimo modo per dare il proprio aiuto è raccogliere alimenti, beni di prima necessità o vestiario da consegnare poi alle associazioni predisposte, in genere alla sede delle Pubblica Assistenza della propria zona. Utilissimi sono soprattutto beni alimentari non deperibili, vestiti estivi ed invernali, coperte, biancheria intima, alimenti ed accessori per neonati (pannoloni, biberon, ciucci), farmaci generici senza prescrizioni medica, prodotti per l’igiene. A Milano, ad esempio, il 25 agosto i volontari saranno al Parco Trenno dalle 15:30 alle 18:30, mentre a Napoli il punto di raccolta si trova all’ex Opg Occuato- Je so’ pazzo, mentre il 25 e 26 sarà attivo anche il punto al centro sociale Insurgencia, dalle 11:00 alle 18:30. A Ravenna ci si potrà rivolgere all’Hotel Diana, mentre ad Ascoli Piceno, peraltro molto vicina all’epicentro del sisma, il punto di riferimento è il centro commerciale Città delle Stelle. Sono molti anche gli hotel, soprattutto della costa adriatica, che si sono messi a disposizione per offrire alloggio temporaneo alle centinaia di sfollati.

La Croce Rossa sta inoltre organizzando raccolte su tutto il territorio, ed è possibile contattare il distretto provinciale per farsi indirizzare sulla propria zona.

5. Per aiutare le mamme e i loro bambini

Fonte: Huffington Post
Fonte: Huffington Post

L’Associazione Alma Mater di Rieti ha inoltre pensato alle neo mamme, mettendo a disposizione il numero 348-4782898 per assistenza telefonica sull’allattamento, mentre l’Associazione Kyanos di Viterbo è attiva per reperire abbigliamento da neonato e bambino da inviare (numero di riferimento 347-8822124).

Seguono altri 3 modi per aiutare concretamente le persone colpite dal sisma.

6. Sei un medico e vuoi prestare servizio volontario?

Fonte: toscana-notizie.it
Fonte: toscana-notizie.it

Se siete dei medici e volete prestare aiuto sul campo, potete rivolgervi alla Società italiana di medicina generale e delle cure primarie guidata dal dott. Italo Paolini, già presente sul territorio, ha messo a disposizione i propri responsabili, stanziando un supporto economico per l’acquisto di strumenti professionali indispensabili ai medici che stanno operando in loco. Presente sul posto, inoltre, anche un team di Medici Senza Frontiere, partito per valutare le necessità primarie delle vittime della tragedia.

7. Numeri Utili

Terremoto: ecco come puoi aiutare davvero chi è stato colpito dal sisma nel Centro Italia

Riproponiamo in evidenza anche i numeri diffusi dalla Protezione Civile.

8. Un’amatriciana per Amatrice

L'iniziativa food
L’iniziativa food

Un ristoratore ferrarese ha lanciato questa proposta che, se sei un ristoratore, puoi accogliere. Chi un ristorante non ce l’ha, può proporre l’iniziativa al ristorante di fiducia.

Infine ecco anche i riferimenti del CAI e le possibilità di alloggi gratuiti per gli sfollati.

9. Donazioni al CAI

Fonte: CAI
Fonte: CAI

Ecco le parole del presidente CAI Vincenzo Torti e, sopra, l’IBAN per le donazioni.

Ancora una volta, a così breve distanza dal tragico sisma che nell’aprile 2009 ha colpito l’Abruzzo, le nostre Regioni dell’Italia centrale sono teatro di un altro drammatico evento naturale. Pur nella convinzione che le popolazioni colpite sapranno reagire con le capacità e la determinazione che le contraddistinguono, il CAI tutto deve sentirsi impegnato in una solidarietà concreta e in una vicinanza, per quanto possibile, anche operativa. Il conto immediatamente aperto vuole essere una prima risposta a favore del territorio e delle vittime. ha detto il presidente generale del CAI Vincenzo Torti.

10. Se sei un albergatore o disponi di appartamenti

Terremoto: ecco come puoi aiutare davvero chi è stato colpito dal sisma nel Centro Italia
Terremoto: ecco come puoi aiutare davvero chi è stato colpito dal sisma nel Centro Italia

Potete seguire l’esempio dell’Hotel “Gelso” di Rimini, che ha messo a disposizione la struttura per ospitare 40 persone o del Hotel Mario di Cesenatico, che ha fatto la stessa cosa e si è attivato per cercare la disponibilità di altri luoghi da offrire gratuitamente agli sfollati.

L’ albergo Diffuso Visit Arcevia ha messo invece nella disponibilità delle famiglie terremotate due appartamenti ad Arcevia, per una capacità abitativa totale di 10 posti letto.

Importante, sempre e comunque: coordinarsi con la Protezione Civile e chi opera ufficialmente sul territorio!

Di fronte a questa immane tragedia ciascuno di noi può dare il proprio contributo, indipendentemente da quanto grande esso sia. Ciò che conta, adesso, è restare uniti di fronte al dramma per aiutare chi ne è stato colpito a rialzarsi in fretta. Solo così si può sopravvivere al dolore. E ricominciare.

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