Abbiamo fatto un errore: quello di Massimeno NON è stato un battesimo civile

Quello che si è svolto a Massimeno non è stato un battesimo civile, e noi abbiamo sbagliato a riportare una notizia non vera, in quanto presentata in modo parziale, decontestualizzata e non opportunamente verificata.

*** Rettifica ***

La nostra testata ha da sempre una policy fact-checking precisa, perché verifica e citazione delle fonti sono imprescindibili per offrire un’informazione corretta. Per questo, è importante fare mea culpa e chiedere scusa a lettori e lettrici quando si sbaglia, come è avvenuto per l’articolo che segue, pubblicato il 2 aprile scorso, dal titolo “Trentino, celebrato il battesimo civile: è la prima volta in Italia”, riportante fatti non veri.

Quello che si è svolto a Massimeno non ha nulla a che fare con questo tipo di rito (di cui torneremo a parlare meglio), ma rientra nell’ambito di un’iniziativa specifica, il progetto “Costruiamo Gentilezza”, di cui un’iniziativa collaterale è proprio “La Giornata Nazionale della Gentilezza ai Nuovi Nati”, come chiaramente spiegato dal Comune di Massimeno in un comunicato stampa diffuso anche sui suoi canali social.

Costruiamo Gentilezza” è un progetto ideato dall’associazione Cor et Amor di Luca Nardi, che punta ad accrescere il benessere delle comunità ponendo al centro bambini e ragazzi; con questo obiettivo, quindi, è nata anche la giornata della “Gentilezza ai Nuovi Nati”, cui il Comune di Massimeno ha preso parte assieme ad altri 130 comuni italiani, conferendo ai neonati la chiave del paese di residenza e un attestato di benvenuto. Nulla a che fare, quindi, con il battesimo civile, che ha tutt’altra organizzazione e significato, come ribadito anche dalla assessora al Turismo e Cultura Sandra Binelli, responsabile dell’organizzazione della Giornata della Gentilezza.

Alice [la bambina celebrata nella giornata della “Gentilezza ai Nuovi Nati”; ndr.] è la prima bambina nata in paese dal 1966 – ha spiegato Binelli – Massimeno è il più piccolo comune del Trentino, con soli 136 abitanti. La Giornata della Gentilezza, per noi, era anche un modo per festeggiare questa prima nascita in oltre 50 anni. Ma al suo battesimo penseranno, ovviamente, i suoi genitori!

La redazione si scusa quindi con le persone coinvolte e con lettori e lettrici per aver pubblicato una notizia falsata, in quanto parziale, non opportunamente verificata e contestualizzata.

*** Articolo originale del 2 aprile 2023 ***

Nel momento in cui una coppia annuncia di volersi sposare si chiede se preferiscano il rito civile o quello religioso (molti fanno entrambi), mentre nel caso del battesimo non sono mai state prese in considerazione situazioni diverse da quella in Chiesa. A Massimeno, in provincia di Trento, si è invece deciso di muoversi diversamente e si è concesso di battezzare una bambina in Municipio. L’iniziativa è stata spiegata dal Consigliere comunale Alessandro Giacomini, convinto che questa idea possa essere apprezzata da molte famiglie, che possono così ricevere un benvenuto da parte della comunità per i loro figli: “Questa giornata è stata un’opportunità per inaugurare una nuova pratica di gentilezza rivolta ai nuovi nati. Faccio inoltre presente che tale veste ufficiale, nell’offrire il benvenuto nella comunità al nuovo nascituro è unica in Trentino. Ovviamente la soddisfazione è immensa, il tutto fa seguito alla mia presa di posizione, con risonanza mediatica nazionale, nel vietare il battesimo religioso ai neonati”. 

Giacomini già in passato aveva sottolineato di essere contrario al battesimo religioso che, a suo dire, dovrebbe essere sostituito da quello civile, almeno fino a una certa. “Il battesimo religioso dovrebbe essere vietato ai minori. Se non a diciotto anni almeno fino ai dodici”, aveva detto il consigliere già qualche tempo fa.

La prima a provare questa cerimonia è stata Alice. 

Ma cos’è il battesimo civile istituzionale? Il battesimo civile è un’istituzione laica, che serve all’inserimento del bambino nella comunità civile di appartenenza. Al momento il caso di Alice rappresenta il primo in Italia di questo tipo (alcune amministrazioni comunali hanno organizzato cerimonie di benvenuto per i nuovi nati, comunque diverse dal battesimo civile). In Spagna e in Francia, ad esempio, è una pratica in vigore da tempo, mentre nel Regno Unito questo tipo di cerimonie prendono il nome di Naming Ceremonies (“cerimonie del nome”) e rappresentano una festa per il neonato.

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