Tumori, scoperta la proteina che innesca la loro crescita

Grazie a questa scoperta, la proteina ERK3 potrebbe diventare il bersaglio di futuri farmaci, come indicano i test che nei topi sono riusciti a bloccare la crescita dei tumori: eliminandola sarà possibile ridurre il numero dei "macrofagi" e dunque bloccarne l'azione.

È stata individuata la proteina che permette ai tumori di crescere e persino di bloccare le cellule del sistema immunitario, chiamate “macrofagi”, che da tempo si sono rivelate tra le migliori alleate dei tumori. Questa scoperta è stata pubblicata sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas ed è stata condotta da Emanuele Giurisato del dipartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo dell’Università di Siena, con Cathy Tournier dell’Università di Manchester e William Vermi dell’Università di Brescia, come scrive l’agenzia di stampa Ansa.it.

I “macrofagi”, ovvero le cellule del sistema immunitario, sono note per essere le “cellule spazzino”: recentemente si è capito che possono essere riprogrammate quando interferiscono con il micro-ambiente che si crea quando le cellule sane diventano tumorali. In questa loro nuova identità, resa possibile dalla proteina chiamata ERK3, i “macrofagi” divengano alleati dei tumori e li aiutano a crescere.

Grazie a questa scoperta, dunque, la proteina ERK3 potrebbe diventare il bersaglio di futuri farmaci, come indicano i test che nei topi sono riusciti a bloccare la crescita dei tumori: eliminandola sarà possibile ridurre il numero dei “macrofagi” e dunque bloccarne l’azione.

Queste le parole di Emanuele Giurisato del dipartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo dell’Università di Siena (che, con Cathy Tournier dell’Università di Manchester e con William Vermi dell’Università di Brescia ha coordinato la ricerca):

Siamo riusciti a dimostrare come nei topi la crescita di carcinoma si sia ridotta in assenza della proteina ERK-5, mentre contemporaneamente si sia creata una situazione infiammatoria anti-tumorale. Questi risultati accrescono la possibilità che andare a colpire i macrofagi pre-tumorali attraverso una terapia che sopprima la proteina ERK-5 costituisca una nuova strategia per future cure anticancro.

È di pochi giorni fa la scoperta di una nuova proteina, legata all’insorgenza del cancro al colon retto che, di fatto, potrebbe diventare “bersaglio” di terapie di precisione. L’obiettivo del progetto – in questo caso – è quello di contrastare una delle forme di tumore più aggressive.

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