“Sono una suora, non posso partorire!”. Roxana Rodriguez ha reagito così, davanti ai medici, una volta appresa la notizia della sua avanzata gravidanza: dopo poche ore ha dato alla luce suo figlio, che ha chiamato Francesco in onore di Papa Bergoglio. La  monaca 33enne di origine salvadoregna sarebbe rimasta incinta quando l’anno scorso è tornata a casa per rinnovare il passaporto. Tutta colpa dell’incontro con una vecchia fiamma, un amore giovanile a cui la giovane suora, da dieci anni in italia, non ha saputo resistere.

Né lei, né le consorelle si erano accorte della gravidanza. La suora era infatti sofferente di una fastidiosa gastrite e ha pensato che il gonfiore dipendesse unicamente dal fatto che digeriva male. Roxana e il piccolo Francesco sono stati dimessi in buone condizioni di salute e “il bambino è stato regolarmente riconosciuto dalla madre per quanto riguarda l’attribuzione del cognome”, dicono dalla direzione sanitaria dell’ospedale.

Ora la donna dovrà lasciare la vita religiosa per essere venuta meno al voto di castità, come ha puntualizzato anche il vescovo di Rieti Delio Lucarelli (“è preferibile che la sorella conduca una vita secolare”); non pensa di rimanere a Rieti e nemmeno di tornare nel suo Paese, dove la vicenda ha creato molto clamore. Forse troppo per una ragazza che ha semplicemente scelto con le emozioni una strada diversa da quello che l’obbedienza le imponeva. Non meriterebbe, forse, meno chiacchiere e un po’ più di comprensione e aiuto?

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