Vaccino Johnson & Johnson: sindrome di Guillain-Barré possibile effetto collaterale
L'Ema sta analizzando una possibile correlazione tra la malattia neurologica rara, di origine virale o batterica, e il vaccino Johnson & Johnson.
L'Ema sta analizzando una possibile correlazione tra la malattia neurologica rara, di origine virale o batterica, e il vaccino Johnson & Johnson.
Il vaccino anti Covid-19 Johnson & Johnson continua a far parlare di sé. Questa volta il siero monodose della casa farmaceutica americana sarebbe sotto analisi per una possibile correlazione tra iniezione e disturbi neurologici, nello specifico la GBs, la sindrome di Guillain-Barré.
Johnson & Johnson in discussion with FDA regarding COVID-19 vaccine side effects https://t.co/b35vimOo0S pic.twitter.com/39ZV1IFaYR
— Reuters (@Reuters) July 12, 2021
“L’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali), sta analizzando i dati forniti da Johnson&Johnson sui casi della sindrome Guillain-Barré (Gbs) segnalati a seguito della vaccinazione col siero, e ha chiesto alla J&J di fornire ulteriori dati dettagli”. Si legge in una nota dell’Ema all’Ansa.
Nella serata del 13 luglio, infatti, la Food and Drug Administration Usa, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha inserito tra i possibili effetti collaterali del vaccino J&J anche la sindrome di Guillain-Barré.
La sindrome di Guillain-Barré è una malattia neurologica di tipo infiammatorio. Nello specifico viene definita una polineuropatia infiammatoria acuta, in genere rapidamente progressiva e caratterizzata da debolezza muscolare, lieve perdita della sensibilità distale, ma anche dolore e difficoltà di movimento. Si pensa sia una malattia di tipo autoimmune ma, in alcuni soggetti appunto, si è manifestata dopo l’iniezione del siero vaccinale.
“Il Comitato ha valutato tutte le prove disponibili – sottolinea l’Ema – compresi i casi segnalati alla banca dati europea per i sospetti effetti collaterali (EudraVigilance) e i dati della letteratura scientifica. Gli operatori sanitari dovrebbero prestare attenzione ai segni e ai sintomi di GBs, così da permettere diagnosi precoci e trattamento”, prosegue l’Ema nella nota, consigliando ai vaccinati “di rivolgersi immediatamente a un medico se sviluppano debolezza e paralisi alle estremità, che possono progredire fino al torace e al viso. Il rapporto rischi/benefici del vaccino – puntualizza l’ente regolatorio Ue – rimane invariato”.
Nessun allarmismo, dunque. L’Ema procederà con la revisione dei casi e “comunicherà ulteriormente quando saranno disponibili nuove informazioni”.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
Cosa ne pensi?