Vendere Limonata Per Pagarsi L'Adozione. La Storia Che Ha Commosso L'America

Di banchetti per la limonata, gestiti da ragazzini in cerca di qualche spicciolo, l'America ne ha visti molti. Quello di Tristan Jacobson è riuscito però a commuoverla, in quanto alla ricerca di fondi per realizzare il proprio sogno: aiutare la madre a completare le pratiche per l'adozione.

L’immagine del banchetto al margine della strada, sul quale i ragazzini fanno i loro primi passi nel mondo economico vendendo bicchieri di limonata, è una visione che è molto famigliare per gli Stati Uniti d’America, e anche per noi dato che è stata riportata più e più volte sia sul grande che sul piccolo schermo. La storia di Tristan Jacobson, un bimbo afro-americano di nove anni di Springfield in Missouri, è però diversa da quello a cui siamo abituate. Il banchetto del bambino è riuscito infatti a commuovere il cuore degli americani, che hanno così garantito un successo senza precedenti all’impresa amatoriale. La ragione di tale commozione risiede nel fatto che Tristan non cercava di accumulare spiccioli per potersi permettere chissà quale nuovo gioco tecnologico; quel che Tristan in realtà desiderava era poter permettere alla propria mamma di completare le pratiche per l’adozione.

Il costo di un avvocato era infatti proibitivo per Donnie Davis, la prima moglie del padre biologico di Tristan, e un’iniziale tentativo con il crowdsourcing (la raccolta fondi tramite il web) aveva fruttato solo sessanta dei cinquemila dollari necessari. La donna non era però incline a demordere, fermamente decisa a farsi riconoscere un titolo che di fatto svolge da ben quattro anni, ovvero quello di madre di Tristan. Donnie è infatti riuscita a ottenere la custodia del bambino nel 2012, dopo molti tentativi che duravano sin da quando Tristan aveva solo tre mesi, liberandolo così dalla propria madre biologica, una prostituta tossicodipendente rimasta incinta a soli 15 anni. Solo quando Tristan, a cinque anni, è stato abbandonato in un centro per l’infanzia senzatetto, Donnie è riuscita a portarsela a casa, dove ora vive con lei e il marito Jimmy. Il padre biologico sta invece attualmente scontando una pena di 22 anni in carcere.

Fonte: web
Fonte: web

Desideroso di poter aiutare la propria madre adottiva, Tristan ha così deciso di mettere in piedi il banchetto della limonata, e dopo che la sua storia è stata riportata dai media locali, sempre più persone si sono messe in coda per avere un bicchiere e dare il proprio contributo. C’è stato addirittura chi, in viaggio in auto da Chicago alla California, ha deviato dopo aver ascoltato la notizia alla radio e anche una coppia che ha guidato per ben due ore e mezza pur di assaggiare la limonata del bambino. È stato online però che è arrivato l’aiuto più grande. Dopo la diffusione della vicenda di Tristan, le donazioni tramite crowdsourcing sono incredibilmente aumentate, fino ad arrivare a ventimila dollari. La storia sembra quindi essersi risolta nei migliori dei modi e la coppia promette che i soldi che avanzeranno dalle pratiche per l’adozione serviranno per pagare la scuola a Tristan, il quale ha così commentato “Questo è il mio sogno, amo la mia mamma”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!