Una delle domande che da sempre l’uomo si pone è se sia possibile viaggiare nel tempo; e quasi tutti hanno fantasticato, almeno una volta, chiedendosi cosa farebbero o chi vorrebbero incontrare avendo la possibilità di tornare indietro di secoli, oppure su cosa si aspettano di trovare andando invece avanti, nel futuro.

Ma i viaggi nel tempo sono di fatto possibili? Il mondo scientifico si interroga su questo quesito praticamente da sempre, almeno da quando H.G. Wells scrisse il romanzo rivoluzionario La macchina del tempo nel 1895.

In effetti l’interesse verso i viaggi nel tempo crebbe proprio verso la fine del XIX secolo, quando alcuni scienziati cominciarono a portare avanti la teoria per cui il tempo avrebbe potuto essere visto come una dimensione, proprio come accade per lo spazio, sostenendo quindi che, come ci si può muovere attraverso quest’ultimo, lo si sarebbe potuto fare anche nel tempo.

In breve tempo anche la fisica si sarebbe aggiunta al dibattito: nel 1905 Albert Einstein pubblicò la prima parte della sua teoria della relatività, conosciuta come relatività ristretta o speciale, che ipotizzava appunto che spazio e tempo fossero malleabili, e che la loro misurazione dipendesse solo dalla velocità relativa della persona che la eseguiva.

Già questa nozione è sufficiente a spiegare il viaggio nel tempo, non per tornare indietro, ma per andare avanti a una velocità che potremmo controllare, e per fare un esempio concreto viene spesso usato il “paradosso dei gemelli”: se uno dei due gemelli parte verso lo spazio e l’altro resta sulla Terra, quando il primo tornerà a casa sarà molto più giovane dell’altro. Questa teoria fisica non è ancora stata smentita a distanza di oltre un secolo.

Nella relatività ristretta è assolutamente dimostrabile che l’astronauta che fa il viaggio, se viaggia a una velocità vicina a quella della luce, sarà molto più giovane del proprio gemello quando torna a casa – ha spiegato Janna Levin, fisica presso il Barnard College di New York, come riportato da National Geographic – È interessante notare che il tempo sembra passare normalmente per entrambi i gemelli. Solo quando si riuniscono la differenza si rivela.

Nel 1915 Einstein elaborò la seconda parte della sua teoria, la relatività generale, che presenta la gravità non più come una forza ma come una curvatura dello spaziotempo e che ha dato il la a una serie di congetture e ipotesi, come quella relativa ai buchi neri – che sono effettivamente esistenti – e altre che finora sono solo mere speculazioni, come l’esistenza dei wormhole, o cunicoli spazio-temporale.

La storia però ci ha consegnato anche testimonianze di persone che affermano di aver viaggiato nel tempo, sulla cui veridicità ciascuno, ovviamente, può avere il proprio parere.

Partiamo da uno dei casi più famosi in assoluto, quello di John Titor, che col tempo è diventato una vera e propria leggenda metropolitana.

Questo era il nome usato, tra il 2000 e il 2001, da uno o più utenti di vari forum ad accesso libero; John Titor si definiva un soldato statunitense proveniente dall’anno 2036 reclutato in un progetto governativo di viaggi nel tempo, che era stato inviato indietro nel tempo per recuperare dal nonno un computer IBM 5100.

Il primo post di John Titor, con il nickname TimeTravel_0, apparve il 2 novembre 2000 sul forum del Time Travel Institute, un gruppo di appassionati di viaggi nel tempo, e lo scambio di messaggi andò avanti per più di quattro mesi. Titor, però, usò il proprio nome solo a partire dal gennaio del 2001, quando iniziò a scrivere anche su un altro forum, quello di una trasmissione radio a tema pseudoscienza cuiamata Coast to Coast AM.

John Titor dichiarò di essere un soldato statunitense di Tampa, e per corroborare la sua affermazione predisse che nel 2004 sarebbe scoppiata una guerra civile negli USA, e nel 2015 una terza guerra mondiale con miliardi di morti. Le ricerche tuttavia smentirono l’intera storia: nessun uomo di nome John Titor era nato a Tampa nel 1998, e il 30 marzo 2004 un uomo, Samson Rodriguez, si attribuì la paternità dell’intera messinscena.

Ci sono però altri casi molto noti, come quello di un insegnante svizzero nel 1920 finito in un coma per un anno negli Stati Uniti, che al risveglio ha cominciato a scrivere pagine su un diario, in cui spiegava che, durante il coma, si era risvegliato nel corpo di un uomo del futuro chiamato Andrew.

L’uomo asseriva che nel giro di 200 dal 1920 l’umanità avrebbe colonizzato Marte cominciando il processo di trasformazione del pianeta, e che un disastro naturale avrebbe distrutto del tutto la popolazione marziana.

100 anni dopo la distruzione della popolazione su Marte si sarebbe invece scatenata una guerra sulla Terra per il controllo del pianeta, che sarebbe terminata con la creazione di un’unione terrestre dedicata all’aumento della qualità della vita; la vita delle persone sarebbe migliorata e avrebbero affidato i loro bisogni a una macchina artificiale che avrebbe permesso loro di vivere quasi all’infinito.

Altro caso celebre è quello di François Brune, pastore cristiano, che nel 2002 ha scritto un libro chiamato Il nuovo mistero del Vaticano, in cui racconta di un gruppo di scienziati che erano stati in gradi di creare una crono weiser, una macchina capace di rilevare segnali radio di eventi del passato, di separarli e di ricrearli in tempo reale. Brune affermò di aver usato in prima persona la macchina per rivivere alcuni eventi storici, fra cui un’opera teatrale nella Roma del 169 a.C., ma soprattutto la crocifissione di Cristo: a riprova di ciò il religioso aveva anche una foto, rilasciata nel 1972, che per molti è però un falso poiché ricreata basandosi sulle forme di una scultura.

Più recentemente il Mirror ha raccontato la storia di Noah, un uomo che afferma di arrivare dal 2028, di appartenere a una potente organizzazione governativa, di essere stato costretto a scappare nel passato e a nascondersi in Sud America. Tra le cose predette dall’uomo nel 2017 la rielezione di Donald Trump nel 2020 (e sappiamo com’è andata a finire), la possibilità per le macchine elettriche di percorrere circa 1000 km con una sola ricarica nel 2021 e una tecnologia simile a Google glass che avrebbe preso il sopravvento in tutto il mondo.

Insomma i viaggi nel tempo sono una storia affascinante ma a quanto pare, per ora, destinata a essere considerata più fantasia che realtà; la suggestione, comunque, è tanta, e chissà che prima o poi qualcuno di noi potrà davvero mettersi alla guida di una DeLorean per viaggiare nel tempo, come in Ritorno al futuro.

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