“Ho voluto scrivere un pezzo per le persone che vivono il dramma di voler creare una nuova vita, senza riuscirci, situazione in cui per qualche anno mi sono trovato anch’io.”

È con queste parole che il J-Ax ha commentato l’uscita del suo nuovo singolo, Tutto sua madre, una confessione in rima di una situazione che lui stesso si è trovato a vivere, ovvero quella di non riuscire ad avere un figlio, mentre si devono affrontare difficoltà, aborti e fecondazioni assistite.

Per il cantante questo dramma ha avuto infine un lieto fine un anno e mezzo fa, quando è arrivato Nicolas, avuto con la modella americana Elaine Coke, ma l’esperienza vissuta gli ha fatto capire che sono moltissime le coppie che si sono trovate (e si trovano ancora) nella medesima situazione.

Nel lungo post instagram con cui ha annunciato l’uscita del video (che potete trovare qui) il rapper ha scritto:

“In Italia siamo in tantissimi, ma per qualcuno siamo troppi. Dovremmo essere zero. Infatti leggiamo più spesso di iniziative che questo Governo vorrebbe prendere contro la fecondazione assistita e tante altre procedure che aiutano decine di migliaia di coppie italiane a creare una famiglia insieme.”

Continua poi la critica nei confronti dell’attuale governo e la scelta di contrastare la pratica della fecondazione assistita e richiama a una maggiore empatia:

“Vi chiedo un piccolo gesto di empatia: come vi sentireste voi se, da un momento all’altro, il rumore del respiro e le risate del vostro bambino sparissero? Quel vuoto è quello che vivono tanti italiani come voi.”

Inutile dire quanto il video sia commovente, soprattutto per chi si ritrova proprio nella situazione descritta da Ax, infatti i messaggi di incoraggiamento e apprezzamento non sono mancati e a chi già si chiedeva se il bimbo che compare nel video fosse il figlio del rapper, la risposta è no, è lui stesso a dirlo:

“Un ringraziamento al regista, agli animatori, ai bravissimi attori, ai super operatori e a tutti quelli che mi hanno aiutato a trasformare in immagini questa canzone per me così importante e personale. I bambini sul set sono stati fantastici e più professionali del sottoscritto.(Vi rispondo già: no, non è mio figlio). Spero vi piaccia.“

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