È accaduto in Sicilia, una ragazza di 24 anni è morta dopo essere guarita dal Covid-19 e poi tornata di nuovo positiva. La vittima era disabile, aveva 24 anni ed era ospite di una clinica di Troina nell’ennese, una delle quattro zone rosse della Sicilia maggiormente colpite dal coronavirus.

Era stata ricoverata la scorsa settimana al reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Umberto 1 di Enna. La ragazza era tornata nel nosocomio per un disturbo apparentemente innocuo, era sottoposta nuovamente a tampone per via precauzionale con esito positivo. In poco tempo le sue condizioni di salute si sono aggravate.

Come riporta il giornale La Sicilia, la giovane ieri è stata trasferita d’urgenza nell’ospedale di Catania nel reparto di terapia intensiva ma per lei purtroppo non c’è stato nulla da fare. I medici hanno potuto solo constatarne il decesso, avvenuto ieri pomeriggio.

La morte di questa ragazza di 24 anni disabile fa riflettere su quanto sia ancora poca la conoscenza di questo nuovo virus e su quanto non si debba ancora assolutamente abbassare la guardia. Una raccomandazione che viene ogni giorno ripetuta dagli esperti ma anche dai politici.

Nel corso della giornata di ieri, l’assessore alla Salute Ruggero Razza , durante un incontro sul processo di riorganizzazione dell’ospedale di Trigona di Noto, ha voluto sottolineare che “l’emergenza Covid-19 non è ancora finita”. Anche il Governatore della Regione Sicilia, Musumeci, ha invitato i cittadini a continuare a rispettare le regole e il distanziamento sociale.

Questo è il suo appello:

“Tutti coloro che vanno in giro devono rispettare le regole, perché non è gioco, abbiamo pianto migliaia di persone e ci troviamo ancora in un contesto di massima attenzione. Tutti abbiamo l’obbligo di rispettare le norme, poi l’esuberanza giovanile può essere capita e compresa, ma io sono convinto che passeremo le vacanze con cautela, ma in un clima di relax”.

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