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Achille Lauro: "Mi piacerebbe sposarmi e avere 15 figli"
Il cantante si è raccontato alla "iena" Nicolò De Devitiis; rivelando qualcosa in più sulla sua canzone sanremese, ma anche le idee su matrimonio e paternità.
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Il cantante si è raccontato alla "iena" Nicolò De Devitiis; rivelando qualcosa in più sulla sua canzone sanremese, ma anche le idee su matrimonio e paternità.
Il suo settimo posto a Sanremo con il brano Incoscienti Giovani (con tanto di lettera della ex fidanzata cui il pezzo è dedicato pubblicata sui social) ha lasciato l’amaro in bocca al pubblico, che sperava in un piazzamento più alto per Achille Lauro, amatissimo, oltre che per la musica, anche per il garbo e l’educazione mostrate con i fan.
Archiviata l’esperienza da (apprezzatissimo) giudice di X Factor, Lauro è tornato per la quarta volta come concorrente al Festival della canzone italiana, con una ballata molto romantica e un pezzo intenso, che racconta del suo amore adolescenziale e, in parte, anche della sua gioventù difficile, lontana dalla famiglia. E nell’occasione l’inviato de Le Iene Nicolò De Devitiis lo ha seguito per una intera settimana – con tanto di scherzo, a cui il cantante è prontamente stato – cogliendo sfumature e dichiarazione inedita dell’artista.
Dopo la confessione di “essere single”, Lauro De Marinis – questo il vero nome di Achille Lauro – è tornato a parlare proprio di quella relazione giovanile che ha ispirato il pezzo sanremese: “Ero un ragazzino solo a Roma, chiaramente stavo spesso a casa di questa ragazza, sai quegli amori adolescenziali. Però un conto è un amore adolescenziale quando sei sano, un altro se sei super tormentato. È anche un po’ quello che si ascolta nella canzone no? ‘Se non mi ami muoio giovane’, quella necessità di sentirsi amati”.
Lauro, infatti, appena quattordicenne ha deciso di distaccarsi dai genitori, Nicola De Marinis e Cristina Zambon, trasferitisi in un’altra città, per abitare in una comune con il fratello Federico, in arte Fet, sua prima fonte di ispirazione musicale. E proprio qui ha conosciuto quella ragazza che è stata, per lui, un grande ma tormentato amore.
“Non scorderò mai quello che è stata la nostra adolescenza incosciente e sarò sempre innamorata di quel ragazzino sognatore – si legge nella lettera pubblicata dopo l’esibizione all’Ariston di Lauro, scritta dalla protagonista della storia – Nonostante fosse un ragazzo difficile, chi riusciva a superare lo scoglio scopriva una sensibilità preziosa. Forse proprio quella che ancora oggi riesce a mettere in quelle canzoni che parlano ancora di noi”.
Proprio la sensibilità sembra essere una delle doti di Achille Lauro più apprezzate dal pubblico, una caratteristica che si evince anche quando De Devitiis gli chiede cosa pensi del matrimonio: “Credo che sia molto difficile, è un lavoro, un atto di coraggio, devi proprio volerlo. Non sono uno che dice non mi voglio sposare, non voglio fare famiglia, anzi, mi piacerebbe tantissimo, mi piacerebbe avere 15 figli, quando sarà il momento vorrei scegliere la persona giusta, costruire qualcosa di sano che duri”. L’amore, spiega, è “volere il bene dell’altro, amarsi è proprio quello, anche sapersi dire addio”.
Infine, Lauro si lascia andare a una confessione piccante sul sesso fra le camere d’hotel dell’Ariston, ammettendo che potrebbe essere capitato in qualche edizione precedente: “Forse sì, en passant”.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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