Addio ad Adalia Rose Williams, la YouTuber affetta da progeria che amava danzare

La quindicenne texana soffriva della sindrome di Hutchinson-Gilford, una grave e rara malattia genetica che colpisce circa 500 persone in tutto il mondo condannandole a invecchiare precocemente.

Adalia Rose Williams sapeva di essere nata con una spada di Damocle che pendeva sul suo capo. Nonostante questo, però, non si è mai arresa alla tristezza e non ha mai permesso alla paura di rovinarle i pochi anni che la sorte aveva in serbo per lei. Prima di spegnersi il 12 gennaio, a soli 15 anni, aveva già impresso un segno indelebile nella sua esistenza.

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Affetta fin dalla nascita dalla sindrome di Hutchinson-Gilford, rara e più grave forma di progeria, Adalia Rose aveva fatto conoscere tutta la sua energia e passione attraverso il suo canale YouTube. Texana e con una grande passione per il ballo, per la musica e per tutto ciò che regala gioia su questo mondo, la quindicenne aveva commosso milioni di utenti parlando anche della sua malattia. Quella malattia che colpisce circa 500 persone nel mondo, condannandole a invecchiare precocemente nell’aspetto esteriore e nel funzionamento degli organi. Ad annunciare il suo decesso sono stati i suoi familiari attraverso le piattaforme social di Adalia Rose.

“Il 12 gennaio 2022 alle 19 Adalia Rose Williams è stata liberata da questo mondo. Ci è entrata in silenzio e se ne è andata in silenzio, ma la sua vita era tutt’altro. Ha emozionato milioni di persone e ha lasciato una grande impressione in tutti quelli che la conoscevano. Non sta più soffrendo e ora sta ballando al ritmo di tutta la musica che ama. Vorremmo davvero che questa non fosse la realtà, ma sfortunatamente è così”.

Una notizia che ha suscitato l’interesse di milioni di fan che hanno voluto commentare e condividere per esprimere le condoglianze e la vicinanza alla famiglia della giovane. Con garbo, però, i familiari hanno espresso un messaggio chiaro sul riserbo che ora hanno deciso di mantenere per elaborare il lutto: “Vogliamo ringraziare tutti coloro che l’hanno amata e sostenuta. Grazie a tutti i suoi medici e infermieri che hanno lavorato per anni per mantenerla in salute. La famiglia ora vorrebbe piangere questa enorme perdita in privato”.

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