Addio alla tradizione, è l'ultimo cenone di Capodanno senza insetti

Dal prossimo anno arrivano vermi giganti, bachi da seta all'americana, farfalle delle palme dalla Guyana francese fritte e condite, cimici d'acqua della Thailandia e, dulcis in fundo, il pandoro fatto con la farina di insetti.

Quello del 31 dicembre 2017 è l’ultimo cenone di Capodanno senza il cibo a base di insetti. Come saprete, infatti, dal prossimo anno dovremmo iniziare a familiarizzare con nuove pietanze, con i cosiddetti “novel food”, che si imporranno sulle tavole degli italiani. Secondo l’Ansa.it, arriveranno grilli, millepiedi cinesi, tarantole arrostiste del Laos, vermi giganti, bachi da seta all’americana, farfalle delle palme dalla Guyana francese fritte e condite, cimici d’acqua della Thailandia, aperinsetti come vermi della farina aromatizzati dalla paprica, al curry e al sale marino da mangiare con un sorso di vodka. “Una novità che non piace al 54% degli italiani che li considerano estranei alla cultura alimentare nazionale” precisa la Coldiretti. Peccato che gli insetti vengano mangiati nel resto del mondo (se ne nutrono 2 miliardi di persone) e risultano essere tra le pietanze più pregiate.

Per i più temerari sono in arrivo anche gli scorpioni dorati dalla Cina e neri dalla Thailandia senza dimenticare gli spiedini di scarabei e i grilli asiatici. Dunque diremo addio alle tavole piene di carne, pesce, pizze, scacciate, legumi, pandori, panettoni e dolci di ogni tipo. Gli insetti saranno i protagonisti del 2018, gli stessi che potrebbero rivoluzionare il nostro modo di mangiare, le nostre tradizioni consolidatesi nel tempo. Insetti che potrebbero diventare il nostro cibo preferito persino al cenone di Capodanno o al pranzo di Natale in compagnia dei nostri familiari.

Basti pensare che, come vi abbiamo documentato qualche settimana fa, in Italia è arrivato il primo pandoro realizzato con gli insetti e, più precisamente, con la farina di baco da seta: una specialità gastronomica che porta la firma di MasterBug e che segue scrupolosamente le indicazioni dell’Europa sui “novel food”. Si tratta di un pandoro ricco di proteine ed ecosostenibile che potrebbe avere la meglio sui nostri classici pandori e persino sui panettoni con frutta candita, scorzette di arancio e uvetta.Un pandoro che, grazie agli insetti, avrà un gusto più gradevole e simile alla nocciola.

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