Piero Angela è morto a 93 anni. A dare l’annuncio è il figlio Alberto, a cui ha trasmesso la passione per la divulgazione scientifica: “Buon viaggio papà” – ha scritto semplicemente sul suo profilo Twitter.

Nonostante la veneranda età, era rimasto attivo fino alla fine, spinto dalla grande passione che aveva per il suo lavoro. Tutta la sua carriera è stata legata alla Rai, iniziata come cronista al Giornale Radio. La popolarità vera e propria è però arrivata grazie a Quark e Superquark, che hanno permesso anche a tantissimi ragazzi di avvicinarsi a temi importanti quali il corpo umano, i dinosauri, i cambiamenti climatici e le scoperte scientifiche che hanno cambiato la nostra quotidianità.

I documentari sono diventati ben presto la sua vera passione: “Invece di dieci notizie al giorno da allora ne racconto una ogni due anni. Il primo documentario è sulla genetica, scienza che stava appena nascendo” – aveva raccontato in una vecchia intervista.

Davvero significativo il suo addio in prima persona, pubblicato sulla pagina Facebook del suo programma: “Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano”.

Per la prima volta ha rivelato di essere malato da tempo, nonostante lui non ne avesse mai voluto parlare pubblicamente: “Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio. Piero Angela”.

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