Il 23 marzo, con l’inizio del nuovo anno scolastico, l’Afghanistan avrebbe dovuto riaprire le scuole secondarie femminili di primo e secondo grado e consentire alle ragazze di tornare sui banchi; così, però, non è stato. Dalla fine dell’estate 2021 è stato negato il diritto all’istruzione alle ragazze adolescenti, e, nonostante le promesse del governo talebano, la situazione è rimasta la stessa. In questo modo, continua l’oppressione dei talebani sulle donne afghane di ogni età.

È dal 20 settembre 2021 che l’accesso alle scuole è stato negato alle cittadine afghane che abbiano più di 12 anni. Da un lato, le scuole elementari e le università sono rimaste aperte (seppur molte non accettino donne nelle classi miste), ma dall’altro una grossa percentuale di giovani donne si è vista togliere l’istruzione negli anni più cruciali per l’apprendimento. La ripresa delle attività scolastiche era stata prevista per il 23 marzo, data in cui gli istituti avrebbero dovuto riaprire dopo la pausa invernale. Ma quando le ragazze afghane si sono presentate davanti alle porte delle loro scuole, queste sono rimaste chiuse.

Questo perché il governo talebano, instauratosi in Afghanistan nell’estate 2021, ha deciso di tenere chiuse le scuole secondarie femminili fino a data da destinarsi. Aziz-ur-Rahman Rayan, portavoce del Ministero dell’Istruzione, riporta quanto detto dal governo: le scuole non riapriranno finché non si sarà preparato un piano per conciliare l’istruzione con la cultura afghana e la sharia (i princìpi morali e giuridici islamici), per esempio finché non verrà decisa l’uniforme da far indossare alle studentesse.

La reazione internazionale non ha tardato ad arrivare. Organizzazioni come Amnesty International e Save the Children hanno subito portato l’attenzione alla notizia; il direttore di Save the Children Asia, Hassan Noor Saadi, si è detto sconvolto dalla notizia, e ha affermato:

“Ogni giorno che le ragazze non vanno a scuola è un giorno in cui i loro diritti umani fondamentali vengono negati. Chiediamo alle autorità di revocare con urgenza questa decisione e di assicurare l’apertura immediata delle scuole per ragazze. Deve essere loro permesso di tornare a scuola.”

Inoltre, diversi Paesi hanno condannato la scelta del governo talebano a proposito delle scuole. Tra questi, l’Italia, che insieme ad altri cinque Stati ha chiesto all’Afghanistan di rivedere questa decisione, non solo per l’effetto che ciò avrebbe sulle ragazze afghane, ma anche per l’ambizione dello Stato talebano di diventare membro rispettato della comunità internazionale. Gli Stati Uniti, inoltre, hanno cancellato il vertice a Doha con i talebani previsto per il 25 marzo.

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