"Ho aiutato mio marito a violentare e uccidere studentesse": la confessione di Monique Olivier
La vedova del serial killer francese Michel Fourniret, Monique Olivier, ha confessato in aula di averlo aiutato a violentare e uccidere le sue vittime.
La vedova del serial killer francese Michel Fourniret, Monique Olivier, ha confessato in aula di averlo aiutato a violentare e uccidere le sue vittime.
Sono emersi nuovi sviluppi sul caso di Michel Fourniret, serial killer francese detto “l’orco delle Ardenne”, che ha violentato e ucciso delle studentesse tra gli anni ’80 e ‘2000. La vedova di Fourniret, Monique Olivier, ha confessato di essere stata sua complice.
Monique Olivier, già condannata per aver aiutato il marito in 4 omicidi e uno stupro, ha confessato di aver aiutato il marito in altri 3 dei suoi femminicidi durante il secondo giorno del suo nuovo processo davanti alla Corte d’Assise dell’Hauts-de-Seine.
Michel Fourniret era stato condannato dopo aver confessato di aver rapito, stuprato e ucciso 8 ragazze, ma le autorità francesi ritengono che l’uomo abbia ucciso almeno 10 ragazze e giovani donne nell’arco di 17 anni. L’uomo è stato condannato all’ergastolo nel 2008 per 7 omicidi, ma è morto nel 2021, prima di essere processato per gli altri 3.
Dei 3 casi rimasti in sospeso, dopo la morte dell’uomo, c’è quello della studentessa britannica Joanna Parrish, che l’uomo ha picchiato fino a farla svenire per poi violentarla, strangolarla e gettare il suo corpo nudo in un fiume. Ora la 75enne Monique Olivier è sotto processo per aver aiutato a rapire e uccidere la 20enne Parrish nel 1990 e le altre 2 vittime: la 19enne Marie-Angèle Domèce, uccisa nel 1988 e Estelle Mouzin, di 9 anni, uccisa nel 2003.
I corpi di Domèce e Mouzin non sono mai stati ritrovati.
“Riconosco tutti i fatti”, ha dichiarato Monique Olivier in aula, ieri 29 novembre. La donna ha detto nell’interrogatorio di essere “pentita di tutto quello che è successo”.
Olivier ha anche descritto il rapimento, lo stupro e l’assassinio di Joanna Parrish, studentessa dell’Università di Leeds che stava trascorrendo 8 mesi in Francia come assistente all’insegnamento, vicino alla stazione di Auxerre, a 2 ore da Parigi.
Monique Olivier ha dichiarato che dopo aver rapito Parrish Michel Fourniret “ha chiesto alla ragazza se fosse vergine, se avesse un fidanzato. Le disse di spogliarsi e lei si rifiutò. Allora la colpì fino a farle perdere i sensi”, ha descritto Olivier. La 20enne è stata poi violentata e strangolata. “Poi ha preso il suo corpo nudo e lo ha gettato in un fiume”, ha aggiunto Olivier alla polizia. Il corpo di Joanna Parrish è stato infatti trovato nel fiume Yonne la mattina seguente, il 17 maggio 1990.
Fourniret è stato arrestato in Belgio nel 2003 e Olivier è già stata condannata due volte per favoreggiamento di alcuni crimini commessi dal marito. Monique Olivier sta già scontando l’ergastolo per aver aiutato il marito in 4 omicidi e uno stupro, e ora ne rischia un secondo per il suo ruolo negli omicidi di Parrish, Domèce e Mouzin.
La coppia è stata fermata nel 2003, quando una ragazzina di 13 anni che Fourniret stava cercando di rapire è riuscita a fuggire, soccorsa da un automobilista, portando all’arresto dei due.
Secondo la BBC, le vittime conosciute di Fourniret erano Isabelle Laville, Fabienne Leroy, Jeanne-Marie Desramault, Elisabeth Brichet, Natacha Danais, Celine Saison, Mananya Thumphong, Farida Hammiche, Marie-Angèle Domèce, Joanna Parrish ed Estelle Mouzin.
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