Le ultime parole di Peppe Vessicchio alla figlia Alessia. «Sono devastata, non si muore a 69 anni».

La figlia del maestro Peppe Vessicchio, scomparso improvvisamente a 69 anni, ha condiviso un commosso ricordo a La Volta Buona, ringraziando per l’affetto ricevuto.

«In questo momento credo che, a nome della mia famiglia, è giusto che ringraziamo, perché c’è stato un affetto… sono tutti sconvolti come noi, sono tutti assolutamente increduli. Posso dire che sono fortunata perché l’ho avuto? Tutte queste frasi fatte, io vi chiedo scusa, non le riesco a dire. Io, in questo momento, sono devastata. Trovo profondamente terribile quello che è successo. Eravamo assolutamente impreparati, perché non si muore a 69 anni quando la sera prima dici: “Stai serena che torno a casa”.

Quindi io vi chiedo scusa e posso solo dirvi grazie, ma davvero di cuore, a tutti. A tutti quelli che gli hanno sempre voluto bene. Grazie». Con queste parole, Alessia Vessicchio, figlia del celebre direttore d’orchestra e compositore Peppe Vessicchio, ha affidato alle telecamere de La Volta Buona il suo ricordo del padre, scomparso improvvisamente a 69 anni. Le parole di Alessia, rotte dall’emozione, hanno toccato il cuore di migliaia di persone. I

l maestro Vessicchio era una figura amatissima della musica italiana, conosciuto non solo per la sua carriera di direttore d’orchestra, ma anche per la sua umanità e discrezione. Il suo nome è legato a decenni di musica popolare e a innumerevoli partecipazioni al Festival di Sanremo, dove era diventato un simbolo di eleganza, ironia e competenza.

Peppe Vessicchio, l’affetto del pubblico, dei colleghi e l’eredità musicale

Dalla notizia della sua morte, i messaggi di affetto e cordoglio hanno invaso i social network. Musicisti, artisti e semplici spettatori hanno ricordato il “maestro Beppe Vessicchio” — come molti lo chiamavano affettuosamente — come una presenza costante della musica italiana, capace di unire generazioni diverse nel rispetto e nell’amore per l’arte.

Nella sua carriera, Peppe Vessicchio aveva diretto alcuni dei più grandi interpreti italiani, contribuendo a plasmare il suono di un’epoca. Ma al di là delle note, il suo ricordo vive soprattutto nelle parole della figlia: un amore filiale semplice, sincero, che restituisce tutta la fragilità e la grandezza di un addio improvviso.

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