Antonella Lopardo, uccisa a colpi di kalashnikov dopo aver aperto la porta ai suoi killer

Si è trattato di un vero e proprio agguato di 'ndrangheta, che ha però avuto la vittima sbagliata. Antonella Lopardo è stata freddata a colpi di kalashnikov dai sicari, che si ritiene volessero uccidere il marito.

Uccisa per errore al posto del marito, vero obiettivo dei killer: così è morta Antonella Lopardo, quarantanovenne parrucchiera di Sibari, nella provincia cosentina, freddata da 38 colpi di kalashnikov che l’hanno investita in pieno petto e in volto.

Che si trattasse di una vera e propria esecuzione legata alla ‘ndrangheta è stata la prima ipotesi dei carabinieri giunti sul posto, guidati dal colonnello Agatino Saverio Spoto, anche per via della figura del marito di Lopardo, Salvatore Maritato, presunto esponente della cosca Forastefano e già coinvolto nell’inchiesta “Omnia” condotta dalla Dda di Catanzaro per smantellare i gruppi ‘ndranghetisti del cosentino.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti il vero obiettivo dei sicari che il 2 maggio, verso le 22, si sono diretti all’abitazione della coppia era quindi proprio Maritato; solo che alla porta, dopo che i killer hanno suonato il campanello, è andata Antonella Lopardo, che prima di aprire ha voluto sincerarsi di chi ci fosse sull’uscio, facendo capolino da una finestra.

Quel gesto le è stato fatale: i sicari, vedendo un’ombra dietro la tenda, hanno pensato si trattasse di Maritato, e hanno quindi aperto il fuoco esplodendo 38 proiettili calibro 7,62 e calibro 9 dal loro fucile mitragliatore Ak 47 e da una semiautomatica Luger.

Maritato si sarebbe messo in salvo sdraiandosi a terra, mentre la moglie avrebbe tentato invano di difendersi proteggendosi il volto con le mani; la figlia della coppia, al momento dell’agguato, si trovava invece fuori casa.

I due assassini sarebbero poi scappati grazie all’aiuto di un terzo complice che li aspettava a bordo di un’auto rubata, ritrovata poi in fiamme lungo la Statale 106. Non è escluso che durante la giornata avessero atteso Maritato per strada, in contrada Cicchitonno, ma non vedendolo uscire abbiano poi deciso di aggredirlo in casa, anche se sui motivi dell’agguato permangono dei dubbi: la personalità criminale dell’uomo, che ha un distributore di benzina, non risulta infatti particolarmente spiccata, e alle forze dell’ordine lui ha riferito di non aver visto in volto gli assassini, né di conoscere le ragioni dell’imboscata.

Sarà l’autopsia a fornire alcune informazioni in più sulla dinamica dell’omicidio, mentre in Calabria si riaccende la preoccupazione per i tanti omicidi di ‘ndrangheta che, come ha spiegato il consigliere regionale Ferdinando Laghi, hanno scosso la Sibaritide e il Pollino: “È fondamentale che questi comportamenti da far west vengano contrastati con la massima fermezza. Non possiamo tollerare questa violenza che, senza timori e remore, spara all’impazzata a colpi di kalashnikov – sono state le sue parole – Confido nell’alacre lavoro degli inquirenti della procura della repubblica di Castrovillari in stretto contatto con la Dda di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri. Da parte mia, la massima collaborazione, assieme ai colleghi della Commissione dedicata, al contrasto di questa piaga che alligna in un territorio meraviglioso e ricco di storia come la Sibaritide“.

Il territorio, che comprende i comuni di Castrovillari, Villapiana, Cassano, Corigliano-Rossano, è infatti diventato da anni terreno di scontro tra le cosche che se ne contendono il controllo, tanto che solo negli ultimi 5 anni ci sono stati 11 morti, di cui due lupare bianche.

Antonella Lopardo è la seconda donna uccisa nella zona del Cassanese in dodici mesi: nell’aprile del 2022 venne infatti freddata nelle campagne di Castrovillari Hanene Hendli, uccisa assieme al compagno, il pregiudicato Maurizio Scorza.

Nel 2014 fu invece trucidata Ibisse Taoussa, bruciata nelle campagne cassanesi con il pregiudicato Giuseppe Iannicelli e il nipotino dell’uomo, di soli 3 anni, “Cocò” Campolongo.

Non mancano neppure le vittime uccise per errore: il 24 novembre 2002 venne assassinato Francesco Salerno, nel corso di un agguato contro i germani Forastefano, mentre il 27 luglio 2009 fu la volta di Fazio Cirolla, ammazzato dai sicari che dovevano uccidere il “contabile” del clan Salvatore Lione.

Le indagini sulla morte di Antonella Lopardo sono state affidate al Procuratore della Repubblica di Castrovillari Alessandro D’Alessio, che ha dato disposizioni affinché venga effettuata l’autopsia sul corpo della donna; tutti gli atti saranno poi trasmessi alla procura antimafia.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!