"All’obitorio mi bendai gli occhi: volevo ricordare mio figlio vivo": il dolore di Dalila Di Lazzaro

In un'intervista al Corriere della Sera, l'attrice ha parlato della morte del figlio Christian a soli 22 anni: "Non ero preoccupata ma al risveglio al mattino trovai un messaggio in segreteria. Fu terribile".

Dalila Di Lazzaro è tornata a parlar della morte di suo figlio Christian, rimasto coinvolto in un incidente stradale nel 1992, all’età di 22 anni. L’attrice si è aperta su questo episodio doloroso della sua vita in una lunga intervista al Corriere della Sera, al quale ha confidato: “Oggi sarei nonna”.

Eravamo legatissimi, con lui mai un problema”, ha quindi spiegato al giornale. “Studiava, voleva diventare un dentista, sarebbe dovuto andare negli Stati Uniti per perfezionarsi. Era un chitarrista, suonava in un complessino che si era esibito anche al PalaEur. Solo dopo la sua morte seppi che componeva canzoni, me lo dissero i ragazzi della sua band”.

L’attrice aveva avuto il suo primo figlio all’età di 15 anni: “Christian era del 1969”, ha spiegato, parlando della sera dell’incidente. “Venne travolto da un’auto la sera del 19 maggio 1992 mentre rincasava in motorino, sulla CassiaAveva 22 anni, io 37. L’ho avuto che ero quindicenne”.

Quella sera, Dalila Di Lazzaro doveva andare a cena con Ethan Wayne, figlio dell’attore John, e con l’attrice Francesca Dellera. “Giravo un film con loro e chiesi a Christian se volesse venire con me. Disse di no: ‘Vado a suonare con i miei amici; è il primo sabato dopo il Car, sto con loro’”. Il giovane, infatti, voleva fare il carabiniere. “Scelse di entrare nell’Arma, il suo sogno; non era semplice, parlammo con qualcuno. I carabinieri fecero degli accertamenti, ‘dobbiamo guardare tutta la famiglia…’. Quando partì per l’addestramento a Benevento piangevo, ma ero orgogliosissima”.

Verso le tre del mattino, però, una telefonata: “Drin drin e mettevano giù. Non ero preoccupata ma al risveglio al mattino trovai un messaggio in segreteria. Fu terribile. Era dall’ospedale: ‘Purtroppo c’è qui suo figlio. È nella sala mortuaria, dovrebbe venire a prendere le sue cose’. Ma come si fa a lasciare un messaggio così? All’obitorio, prima di accarezzarlo per l’ultima volta mi bendai gli occhi. Volevo ricordamelo, ma da vivo”, ha commentato.

Infine, poco tempo fa, l’incontro con un collega del figlio: “Quando sono andata a rinnovare il passaporto, qui a Milano, si è avvicinato un maresciallo: “Ho pensato molto se dirglielo. Lo sa che ero nello stesso scaglione di Christian? E che era amico mio?”. Aveva gli occhi rossi. L’ho guardato, ho visto mio figlio non per come era, ma per come avrebbe potuto essere. Poi abbiamo ricordato il giuramento. Christian ci scherzava su: “Mamma, i miei amici ti hanno vista in tribuna, ora sanno che sono tuo figlio, quanto mi vergogno”. Rideva, però. Dopo la cerimonia facemmo le foto con gli ufficiali e la truppa”, ha concluso l’attrice.

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