Nel 2005 Edelfa Chiara Masciotta vinse Miss Italia con la sua bellezza pulita e semplice; oggi, a distanza di quasi vent’anni, la showgirl si è aperta con il Corriere della Sera parlando a ruota libera di tantissimi argomenti, a partire proprio dalla vittoria nella kermesse di bellezza, ricordata come “una bellissima esperienza” che le ha “permesso di viaggiare intorno a tutto il mondo, di conoscere un sacco di realtà”, fino alla scelta di distaccarsi dal mondo dello spettacolo per seguire il primogenito Andrea, avuto dal regista Roberto Cenci, che ha 3 anni si è ammalato di diabete di tipo 1.

Oggi, grazie alla ricerca, la tecnologia dà un grande aiuto nella gestione della patologia. Allora, la cosa giusta da fare per me è stata lasciare tutto e stare dietro a lui al 100%. Non ho mai avuto un ripensamento e ne sono felice. Il diabete di tipo 1 non è genetico, è una patologia immuno depressa che si presenta soprattutto in età pediatrica.

Compagna dell’ex calciatore Alessandro Rosina, dal quale ha avuto altri due figli, Masciotta ha raccontato soprattutto di un episodio particolarmente doloroso occorsole nel 2019, che ha lasciato strascichi importanti sulla sua salute.

Era novembre, una serata piovosa. Ero uscita da poco dallo Ied e stavo attraversando sulle strisce pedonali in corso Matteotti. Una macchina mi ha presa in pieno. È stato molto traumatico e ne porto i segni ancora oggi.

Devo tanto a due medici, li definisco i miei angeli custodi, l’otorinolaringoiatra Libero Tubino e il chirurgo plastico Andrea Margara. Ho dovuto affrontare cinque operazioni, mi sono ritrovata senza naso. Piena di cicatrici in faccia che continuavano a produrre delle cisti. Ma non voglio lamentarmi, sono qui e ne sto parlando. Sto anche diventando sorda da un orecchio, come conseguenza sempre dell’impatto. Ma non me la sento al momento di fare un’altra operazione.

Un incidente che ha fatto capire a Edelfa Chiara Masciotta, una volta di più, che “La bellezza non può essere solo il corpo. Bellezza è incontrare persone belle, leggere libri interessanti, affezionarsi… Ovviamente la bellezza estetica ha il suo valore e non posso negare di avere avuto dei momenti di défaillance. Non ero pronta a dover convivere con quei segni in volto tutta la vita. I medici sono stati bravi. Anche se tanti ci sono ancora. Allora si ricorre a qualche astuzia, una frangia più lunga, un ciuffo”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!