Arisa: "La vera libertà è decidere di essere schiavi di qualcun altro"

La cantante ora si sente più sicura di se stessa e ha imparato ad apprezzare il suo corpo e a non temere le sue fragilità e i suoi desideri. In un'intervista a La Stampa ha spiegato anche parte del significato del suo ultimo singolo Altalene, dove racconta il rapporto con la sfera sessuale.

Alla soglia dei 40 anni (li compirà ad agosto) Arisa sembra ancora essere uno spirito difficile da domare e un’anima in continua evoluzione. La partecipazione a Ballando con le stelle le ha permesso di mettere in mostra il suo lato più sensuale, anche se è stato un processo di certo non semplice.

La cantante sta iniziando solo ora a sentirsi più libera e sicura di sé, ad apprezzare il suo corpo e a non temere le sue fragilità e i suoi desideri:La libertà, se riesci a conquistarla, si acquisisce con il tempo  e poco alla volta, non so se completamente– ha detto in un’intervista a La Stampa -. Io sto crescendo e di certo mi sento più libera di dieci anni fa”.

L’ultimo brano di Arisa, Altalene, mette in evidenza anche il suo rapporto con la sfera sessuale, frutto di quanto lei ha vissuto in questi anni e di una maturità che è in continuo divenire. “Dimmi che ti son mancata/Poi potrò concedermi dalla testa agli alluci/Quello che mi chiedi lo avrai”, recita una strofa della canzone, che non parla di un rapporto tossico, dove la schiavitù sessuale ha una accezione negativa, come chiarisce sul quotidiano:

Non volevo scrivere di una relazione tossica, infatti: ci pensano già abbastanza gli altri, mi sembra un tema piuttosto indagato. A me interessava una cosa specifica, quel precetto del Vangelo che dice: la vera libertà è decidere di essere schiavi di qualcun altro.

La maturità sta portando Rosalba Pippa, questo il suo nome all’anagrafe, a essere più oculata nelle sue scelte, comprese quelle sentimentali:

Io ho sempre dato per scontato che se ci si vuole bene e ci si piace, si sta insieme. Mi sono buttata tra le braccia di chi amavo da subito, senza valutare le conseguenze, come un cantante che si lancia dal palco e non sa se il pubblico sotto lo prenderà. Ora vorrei provare a fare come gli altri: aspettare e capire.

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