A distanza di quasi un mese dalla nascita di Cesare Augusto, la neomamma ripercorre quei momenti e invita chi dà consigli alle donne in gravidanza a essere più delicati e rispettosi.
È ormai trascorso quasi un mese da quando Aurora Ramazzotti è diventata mamma di Cesare Augusto, nato il 30 marzo 2023, ma non accenna a diminuire la sua sensazione di scoperta continua, che caratterizza spesso chi vive questa esperienza per la prima volta. Quando si incontro una persona che sta per avere un figlio si finisce spesso per ricoprirla di consigli, a volte anche non richiesti, non solo sulla gravidanza, ma anche su quello che accadrà dopo, ed è proprio su questo aspetto che la 26enne ha voluto soffermarsi nella riflessione fatta attraverso il suo profilo social.
Il pensiero della figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti è partito dai numerosi suggerimenti che si ricevono spesso quando si è incinta, il cui effetto non è sempre quello desiderato da chi li pronuncia: “In gravidanza ero molto stanca. Ogni volta che qualcuno mi chiedeva come stessi e lo dicevo la risposta era “Vedrai vedrai, sarai ancora più stanca dopo! – così inizia il suo lungo messaggio in una serie di Instagram Stories – È passato quasi un mese e sto ancora aspettando di sentirmi più stanca che in gravidanza come mi dicevano”.
L’influencer non si è mai tirata indietro quando si trattava di soddisfare la curiosità dei follower, spesso interessati a sapere se lei fosse spaventata per il parto quando era ormai imminente. Alcune ragazze che si trovavano nella sua stessa situazione pensavano così di alleviare i timori, ma Aurora Ramazzotti è convinta che generalizzare sia sbagliato: “Mi chiedevano se avessi paura. Io non ne avevo molta, forse stupidamente, e fino all’ultimo ho voluto pensare che sarebbe andato tutto liscio (…) sentivo una quantità di storie catastrofiche non richieste da fare venire il mal di testa a chiunque”.
Solo ora che è trascorsa qualche settimana la neomamma riesce a parlare apertamente del parto. “Il mio parto è stato molto complicato, ma lo ricordo comunque come uno dei momenti più incredibili della mia vita. ‘Vedrai vedrai all’inizio sono tutti bravi, è dopo il problema!’, mi dicevano. Nessuno si tiene le esperienze negative per sé. Come se ogni esperienza debba essere necessariamente la stessa. È come se ci fosse qualcosa di confortante nel sapere che qualcun altro possa vivere il tuo stesso disagio”. Da tutto questo lei ha confidato di aver tratto un grande insegnamento, ovvero quello di “avere rispetto della delicatezza di certe situazioni”.
Ed è proprio su questo aspetto che si conclude la riflessione di Ramazzotti, convinta di come sia importante quando si parla con qualcuno: “Prima di raccontare la mia esperienza a qualcuno che deve ancora attraversare quella fase mi accerto sempre che quel qualcuno sia pronto ad accoglierla, perché non sai quali paure il tuo interlocutore possa avere. Nella delicatezza di certe cose meglio essere sicuri. Solo un pensiero” – ha concluso.
Cosa ne pensi?