Aurora Ramazzotti minacciata con lʼacido: "Vivo sotto scorta"
Tutto è cominciato da una mail indirizzata a Michelle Hunziker in cui anonimi le chiedevano soldi per non gettare dell'acido in faccia alla figlia. Da quel momento è stato un incubo.
Tutto è cominciato da una mail indirizzata a Michelle Hunziker in cui anonimi le chiedevano soldi per non gettare dell'acido in faccia alla figlia. Da quel momento è stato un incubo.
Stasera Aurora Ramazzotti debutta al fianco della madre Michelle Hunziker nel programma tv “Vuoi Scommettere?”. Una bella sfida per mamma e figlia che, però, hanno dovuto affrontare un momento piuttosto difficile. A raccontarlo è la stessa Aurora in un’intervista al “Corriere della Sera”. Tutto è cominciato da una mail indirizzata alla showgirl in cui anonimi le chiedevano soldi per non gettare dell’acido in faccia alla figlia. Da quel momento è stato un incubo:
Quando l’ho saputo ho avuto un attacco di panico. Mi sono guardata attorno: un attimo prima ero libera, poi non lo sono più stata. Da un giorno all’altro ho dovuto adattarmi a un’altra persona, che è la guardia del corpo che vive con me da allora. All’inizio ho preso le distanze da tutto: sono tornata da mia madre e non ho più visto nessuno. Avevo paura. Ora ho un equilibrio ma faccio il triplo più attenzione. Se penso a come ero, è assurdo.
Il motivo delle minacce? Aurora Ramazzotti non ha dubbi:
Era il modo più efficace per fare leva su mia madre. Ma hanno trovato una donna forte e coraggiosa. Io all’inizio non lo sono stata, ora di più.
Adesso la Ramazzotti pensa al suo futuro tra musica e tv:
Mio padre mi ha fatto capire che per vivere di musica devi avere un fuoco che arde dentro. Anni fa mi ero iscritta ai provini di ‘X Factor’ senza dirlo ai miei: nella mia testa non avevo niente da perdere. Papà mi ha fatto riflettere: se avessi voluto seguire quella strada, non avrei fatto solo quel gesto di pancia, mi ci sarei dedicata. Con la tv posso conciliare molte cose e ‘Vuoi Scommettere?‘ è un programma davvero bello.
Tante le critiche nei suoi confronti:
Non leggo molto i commenti: sono il modo di autodistruggersi più semplice. Ma incapparci è inevitabile. L’altro giorno ho acceso la radio e una speaker parlava male di me. Diceva che già non sopportava mia mamma, figurarsi me. Ormai, quasi non mi toccano. E molte critiche le accetto perché è vero che sono raccomandata. Non sono stati mia madre o mio padre a chiedere alla Rete di prendermi, ovvio. Ma è vero che ho avuto una spinta con due genitori famosi.
Giornalista e Videoreporter, nato e cresciuto a Catania. Attratto dal mondo del giornalismo fin dalla nascita, ha trasformato la sua più grande passione in un lavoro: racconta storie senza filtri, senza pregiudizi. Da buon sicilian...
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