Auto sull'asilo, il papà di Tommaso morto a 4 anni: "Quella donna non ha colpa"

In un'intervista il papà di Tommaso, morto a 4 anni dopo che un'auto si è schiantata sul suo asilo, all'Aquila, ha dichiarato che non ritiene colpevole la donna proprietaria del veicolo: "É stata una tragedia, il mio Tommaso ora è in cielo".

Intervistato da Repubblica, Patrizio D’Agostino, padre del piccolo Tommaso (4 anni), ha detto di non cercare vendetta per quella che è stata una fatalità.

La madre dei gemellini non c’entra nulla, non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata“, ha dichiarato l’uomo, parlando del terribile evento accaduto mercoledì pomeriggio alla scuola per l’infanzia Primo Maggio de L’Aquila.

La donna, 38enne indagata per omicidio stradale, era andata a prendere le due gemelline all’asilo e ha lasciato per qualche minuto il bambino più grande nella Volkswagen Passat, l’auto che poi ha iniziato a muoversi da sola prendendo velocità, dato il piano inclinato del terreno, fino a schiantarsi nel giardino dell’asilo, uccidendo Tommaso e ferendo altri 5 bambini, che si trovano tutti in ospedale in condizioni gravi, 3 dei quali trasferiti a Roma.

Rimane ancora da accertare la causa effettiva del movimento dell’auto. Le autorità hanno diverse ipotesi al vaglio: il freno elettrico potrebbe essere rimasto disinserito, o un guasto potrebbe aver permesso alla macchina di sfrenarsi da sola, o forse il bambino che per gioco potrebbe aver involontariamente manovrato il cambio.

Alcuni testimoni, come riporta la stampa, hanno raccontato che il bambino (che ha 12 anni) si trovava dal lato guidatore e che avrebbe tentato di sterzare per evitare l’impatto dell’auto. Anche la madre, come ha dichiarato alla stampa, ha provato a fermarla a mani nude. “Me la sono vista passare avanti, ho provato a fermare la macchina con le mani ma non ci sono riuscita“, ha dichiarato.

Patrizio D’Agostino ha raccontato a Repubblica gli attimi prima e dopo l’incidente: l’uomo, che vive a poca distanza dall’asilo, era sul balcone quando ha visto l’auto schiantarsi sul giardino e si è subito recato lì. D’Agostino ha chiesto alla maestra “Tommaso dov’è?“, e quando la maestra ha risposto che era lì e che non doveva preoccuparsi ha lasciato la madre di Tommaso ad aspettare che il bimbo uscisse da scuola. É stata lei a chiamare D’Agostino, dicendogli che Tommaso era bloccato sotto l’auto.

I soccorritori hanno fatto di tutto per salvare Tommaso: 40 minuti dopo aver provato qualsiasi manovra per salvarlo è stato trasportato in ospedale, dove però è morto poco dopo.

L’uomo ha dichiarato che si augura che Tommaso non abbia sofferto, e che ora si trovi in cielo. Il pensiero dell’uomo è poi andato ancora alla donna proprietaria dell’auto, che “vivrà con questo peso per tutta la sua vita: si è trattato di una disgrazia, non di una sua volontà“, ha dichiarato D’Agostino.

La donna, come riporta la stampa, potrebbe essere ascoltata oggi alla presenza del difensore Francesco Valentini per rendere le prime dichiarazioni ufficiali sulla vicenda.

 

 

 

 

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