Benno Neumair, le motivazioni dell'ergastolo per l'omicidio dei genitori: "Capace di intendere e volere"

La Corte d'Assise ha reso noto le motivazioni della sentenza emessa a novembre 2022: il disturbo di personalità di cui soffre il giovane non ha inciso sulle sue azioni.

Benno Neumair è stato condannato all’ergastolo il 19 novembre 2022 per l’omicidio dei genitori Peter Neumair 63 anni e Laura Perselli 68 anni, entrambi insegnanti in pensione, uccisi il 4 gennaio 2021. Il giovane, reo confesso, ha poi gettato entrambi i corpi nell’Adige.

Le testimonianze e le analisi scientifiche effettuato hanno portato alla ricostruzione dei fatti, arrivando a stabilire la colpevolezza del ragazzo già prima della sua confessione. Il primo a essere stato ucciso sarebbe stato il padre, al culmine di una lite, mentre poi avrebbe perso la vita la mamma; in quest’ultimo caso è stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione, che si sono sostanziate in un vero e proprio agguato.

A distanza di mesi da quella sentenza, è stata riconosciuta la capacità di intendere e di volere da parte di Benno Neumair.

Per quanto riguarda il primo omicidio, la Corte si è discostata dagli esiti della perizia e ha ammesso la sua piena cognizione nelle azioni commesse, cosa che era invece già stata rilevata nel caso della morte della donna. Il disturbo di personalità dell’imputato non avrebbe inciso sul suo comportamento.

La Corte si è occupata poi anche delle attenuanti generiche, che non sono state ravvisate: l’avvenuta confessione da parte di Benno, avvenuta comunque a distanza di tempo dal duplice omicidio, è stata ritenuta neutra sotto il profilo probatorio e, “soprattutto, intervenuta in un momento in cui il materiale probatorio raccolto era assolutamente sufficiente ad affermare la colpevolezza dell’imputato”, così la nota.

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