Bere da due a sei tazzine di caffè o tè al giorno fa bene alla salute cerebrale ed è un’abitudine associata a un minor rischio di ictus e demenza.

Ad affermarlo un nuovo studio – portato avanti dai ricercatori della Tianjin Medical University, in Cina – che ha coinvolto oltre 360.000 partecipanti presi in esame per un periodo da 10 a 14 anni. Si è constatato che quelli che bevevano da 2 a 3 tazzine di caffè, da 3 a 5 tazze di tè o una combinazione di 4-6 tazze di caffè o tè al giorno avevano il rischio più basso di sviluppare problemi di salute cerebrale.

In particolare, i soggetti che bevono quotidianamente caffè o tè in queste quantità hanno il 28% di probabilità in meno di incorrere in demenza e un rischio di ictus inferiore del 32% rispetto a coloro che non seguono queste abitudini.

Secondo uno studio del 2017 pubblicato su The Lancet, circa il 10% dei decessi nel mondo è causato da ictus, che spesso porta all’insorgere della demenza.

Le informazioni prese in analisi da questo studio provenivano dalla Biobanca del Regno Unito, un database di informazioni sanitarie anonime di circa mezzo milione di volontari nel Regno Unito raccolti tra il 2006 e il 2020. La ricerca ha esaminato in particolare persone di età compresa tra i 50 e i 74 anni.

Secondo il dottor Lee H. Schwamm, presidente dell’American Stroke Association Advisory Committee e del Vascular Neurology del Massachusetts General Hospital, “non possiamo generalizzare i dati ottenuti dicendo ‘bere più caffè o tè fa bene al cervello.’ Quello che possiamo dire è che in questo studio le persone che hanno segnalato un consumo moderato di caffè o tè avevano meno probabilità di sviluppare ictus o demenza da lì a 10 anni”.

Un altro studio del 2021 ha dimostrato che, per le persone senza problemi cardiaci, il consumo regolare di caffè da 0,5 a 3 tazzine al giorno è associato a un ridotto rischio di morte per malattie cardiache – o, più in generale, di morte prematura – rispetto a chi non beve caffè.

Secondo l’Alzheimer’s Society del Regno Unito, il consumo di caffè può aiutare a proteggere e a riparare le cellule cerebrali neurali, riducendo il rischio di sviluppare malattie degenerative come, appunto, l’Alzheimer. La caffeina in sé, tuttavia, non può apportare benefici di questa entità. La società ha quindi vagliato varie ipotesi, suggerendo che tali benefici possano essere generati da “un effetto combinato tra la caffeina e un composto sconosciuto nel caffè”.

Meglio non esagerare, però, con il consumo di caffè e tè. Secondo una ricerca pubblicata a giugno sulla rivista Nutritional Neuroscience, le persone che bevono più di 6 tazze di caffè o tè al giorno corrono un rischio maggiore di sviluppare forme di demenza.

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