Bianca Balti ha congelato i suoi ovociti: "Ora ho l'indipendenza riproduttiva"

La modella italiana, ormai risiede in America da anni, e lì ha intrapreso questo percorso dopo la fine di una relazione sbagliata: “Svincolare il mio sogno di maternità dagli umori di una relazione fu la cosa più coraggiosa che ebbi mai il coraggio di fare per me".

Bianca Balti si racconta e spiega ai follower il perché, nel 2021, ha scelto di congelare i suoi ovociti. La modella italiana, ormai risiede in America da anni, ha intrapreso questo percorso di indipendenza riproduttiva dopo l’addio a una storia sbagliata con un uomo:

“Svincolare il mio sogno di maternità dagli umori di una relazione fu la cosa più coraggiosa che ebbi mai il coraggio di fare per me. Perché se una donna non ha bisogno di uomo per fare un figlio, allora non ne ha bisogno proprio per nient’altro”.

Nelle storie Instagram, Bianca Balti spiega che la newsletter che arriverà ai suoi fan, racconta proprio la storia che l’ha portata alla scelta di “conservare gli ovociti per diventare mamma al momento giusto”, e quindi dell’esperienza emotiva che sta dietro a questa decisione.

Tutto ha inizio con la fine della relazione con un uomo che non la ama davvero. Una storia durata tre anni e Balti racconta che lui alternava frasi come: “Sei la madre migliore che abbia mai conosciuto” a “Se ti comporti così, un figlio con te non lo faccio” o “Non ho bisogno di te, per diventare padre”. E poi nella lettera la modella confessa:

“Piangevo, sbattevo la testa contro al muro, mi disperavo. Andavo in terapia con l’obiettivo di farmi aggiustare. Volevo guarire per diventare finalmente la donna che l’avrebbe reso felice, la donna che avrebbe voluto come madre dei suoi figli. Ma per quanto mi sforzassi, non ce la facevo; sembrava che fossi uscita dalla fabbrica con un pezzo mancante”.

Dopo un percorso difficile, ecco che arriva chiarezze e finalmente dice basta e lo lascia: “L’indipendenza di cui io avevo bisogno era quella riproduttiva. Così un anno fa optai per congelare gli ovociti” spiega. “Fu dura e non solo fisicamente: benché fosse la prima cosa che facessi per me stessa da molto tempo, era duro non condividerla con un partner. Era come se, finalmente, stessi facendo i conti con la realtà delle cose, ovvero la fine del rapporto”.

E poi sono è arrivata anche la tempesta ormonale dovuta al trattamento:

“Gli ormoni, le iniezioni, gli sbalzi d’umore, i litigi e la fine della relazione coincisero tutti nell’arco di poche settimane, un anno fa. Iniziai la mia nuova vita da single alla fine di marzo 2021 provata e… gonfia. Per un mese circa non riuscii a dormire la notte. Mi vergognavo per l’ennesimo fallimento e mi credevo indegna di qualsiasi forma d’amore. Non riuscivo più ad entrare nei vestiti, complice la ritenzione idrica post trattamento. Mi sentivo brutta, stupida e triste. Ero stata svuotata di tutta la stima per me stessa e non sapevo dove trovare la forza per andare avanti. Eppure, svincolare il mio sogno di maternità dagli umori di una relazione fu la cosa più coraggiosa che ebbi mai il coraggio di fare per me”.

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