Nella giornata di venerdì 8 luglio 2022 il presidente Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo volto a proteggere il diritto all’aborto negli Stati Uniti. Il provvedimento arriva a pochi giorni di distanza dalla storica sentenza della Corte Suprema americana, che ha abolito la Roe v. Wad, in vigore dal 1973.

Sulla base di quanto stabilito dal provvedimento del Presidente, si cercherà di garantire nella misura più ampia possibile l’accesso ai medicinali necessari per l’aborto farmacologico, così come quello ai contraccettivi e alle cure mediche di emergenza per problemi legati alla gravidanza. Ora le misure dovranno essere adottate dal Dipartimento della Salute.

La Casa Bianca aveva sottolineato a più riprese di voler fare il possibile per proteggere il diritto alla privacy delle donne. L’ordine esecutivo porterà inoltre alla costituzione di una task force a cui potranno collaborare i dipartimenti federali, in modo da sostenere gli Stati in cui il diritto all’interruzione di gravidanza è garantito e alle strutture in cui è possibile abortire.

La nuova legge, infatti, può portare a mettere a rischio la salute di molte donne, che potrebbero essere costrette a fare viaggi estenuanti per porre fine alla propria gravidanza e in realtà non attrezzate a livello sanitario.

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Sin dal momento in cui era stata resa nota la decisione della Corte Suprema, Biden non aveva avuto esitazioni nell’esprimere la sua posizione a riguardo. Il presidente USA si era infatti rivolto direttamente ai cittadini e si era detto disposto a fare quanto in suo potere per poter tutelare il diritto di accesso all’aborto.

La via più rapida per restituire alle donne il diritto perso è, a detta di Biden, “l’approvazione al Congresso di una legge in materia”.

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