Un biglietto di 5€ al giorno per visitare Venezia dal 2024: ecco perché e come funzionerà

Venezia sperimenterà un sistema di biglietti giornalieri di 5€ a partire dal 2024, per ridurre il numero di turisti. L'Unesco deciderà se inserire Venezia nella lista dei beni culturali a rischio.

Venezia sperimenterà un sistema di accesso ai turisti tramite biglietti. A partire dalla primavera del prossimo anno, infatti, per visitare il centro storico si dovrà pagare un biglietto giornaliero di 5€.

Il motivo di far pagare un biglietto giornaliero è quello di limitare l’afflusso di turisti. La decisione è stata approvata dall’esecutivo nella giornata di ieri, come ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: “Regolare i flussi turistici in certi periodi è necessario, ma questo non significa chiudere la città”, ha detto alla stampa.

L’approvazione del sistema del biglietto giornaliero è arrivata poche settimane dopo che l’Unesco ha raccomandato di aggiungere Venezia alla lista dei siti culturali in pericolo, in parte proprio a causa dell’impatto del turismo di massa.

Ma come funzionerà il biglietto giornaliero per visitare il centro storico di Venezia?

Il biglietto dovrà essere pagato da chiunque voglia passare un giorno in centro a Venezia, ma i residenti, i pendolari, gli studenti e i bambini sotto i 14 anni saranno esentati, così come i turisti che pernottano in città, ha dichiarato l’esecutivo veneziano in un comunicato.

L’obiettivo è quello di scoraggiare il turismo di massa in determinati periodi dell’anno, in linea con la fragilità della città.

Il nuovo sistema di biglietti giornalieri deve ancora essere approvato dal Consiglio comunale allargato, che si riunirà per discutere della cosa il 12 settembre. Dato che si è alle battute iniziali del progetto, i dettagli non sono ancora chiari, tra cui il numero di biglietti disponibili.

Nonostante il sistema debba ancora essere approvato dal Consiglio comunale, l’esecutivo ha già predisposto una prova di 30 giorni, distribuita probabilmente nei giorni festivi e nei fine settimana della primavera e dell’estate del 2024.

Simone Venturini, assessore al turismo della città, ha dichiarato alla stampa che il nuovo sistema non mira a incassare soldi, in quanto la tassa di 5 euro proposta copre solo i costi. Si tratta, anzi, di trovare un “nuovo equilibrio tra i diritti di chi vive, studia o lavora a Venezia e di chi visita la città”.

Il 31 luglio di quest’anno l’Unesco ha messo in chiaro che la città rischia di subire danni “irreversibili” a causa dalla crisi climatica e del turismo di massa. Per questo motivo, ha riportato UN Agency, l’Unesco sta ora valutando di inserire la città nell’elenco dei patrimoni culturali a rischio, e la decisione sarà discussa nel corso di una riunione del comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco che si terrà a Riyadh, in Arabia Saudita, alla fine di questo mese.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!