Ben quattro aggressioni sessuali avvenute con modalità molto simili in pochissimi giorni.
La polizia di Bologna, insieme ai colleghi di tutt’Italia, sta lavorando per individuare il responsabile di questi quattro stupri, molto simili tra loro nelle dinamiche, e molto vicini nei tempi.
Secondo gli investigatori, il responsabile è uno solo per tutti e quattro gli episodi.

Ieri, una donna bolognese di 30 anni, ha trovato il coraggio di parlare con la polizia, dopo aver letto sui giornali di altre aggressioni.
La giovane donna, dopo aver salutato un’amica, stava rientrando a casa, in zona universitaria, quando si è accorta che sotto al portico c’era un uomo che la seguiva. La vittima ha detto di non essere in grado di riconoscerlo, anche se ha fornito alcuni elementi che ritornano con l’episodio avvenuto circa un’ora dopo in zona San Felice, quando una ventiduenne è stata pesantemente palpeggiata nell’androne del proprio palazzo.
Altezza (1.75-1.80), i capelli biondi e corti, un cappotto scuro a tre quarti. Arrivata davanti al portone di casa, la 32enne è stata aggredita alle spalle. L’uomo le ha messo le mani sotto i vestiti e ha tentato di trascinarla all’interno, poi, quando i fari di un’auto hanno illuminato la scena, è fuggito.

Questo l’identikit del maniaco, un’immagine diffusa da tutte le pattuglie di polizia, carabinieri, guardia di finanza etc.

(foto:Web)
(foto:Web)

“Chiunque ritenesse di riconoscere nell’immagine una persona da lui già vista in precedenza si deve limitare ad avvisare 112 o 113. Al massimo può seguire discretamente il soggetto a distanza di sicurezza, per facilitare il successivo intervento delle forze dell’ordine”.

Indossava un ‘trench’ 3/4 di panno scuro, pantaloni scuri, scarpe eleganti e sciarpa leggera.

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