Sonia Bruganelli interviene su Alfonso Signorini: "Ho abortito anche io, ma..."

L'opinionista del Grande Fratello Vip ha chiarito la sua posizione in merito alla parole del conduttore: "Io la penso in modo diverso da Alfonso ed è una mia opinione. Ben venga la possibilità per le donne di abortire".

C’era anche Sonia Bruganelli mentre Alfonso Signorini, in diretta al Grande Fratello Vip 6, pronunciava la più che controversa frase “Noi siamo contrari all’aborto in tutte le sue forme”. E nella bufera ci è finita dritta dritta anche lei per il suo commento secco, “Esatto”, detto subito dopo le parole del conduttore.

In tanti da casa e sui social si sono domandati se anche l’opinionista del GF fosse d’accordo con la dichiarazione del direttore di Chi. La risposta non è tardata ad arrivare e Sonia, rispondendo a un utente che su Instagram le ha detto “Sonia. Ti stimo molto… Ma avrei gradito un tuo intervento sul grande scivolone di Signorini di lunedì sera”, ha chiarito il suo punto di vista così: “Il mio esatto era sul non augurarsi un aborto spontaneo”.

Inoltre, Bruganelli, in un’intervista video su Fanpage.it ha aggiunto altri dettagli a questa vicenda mettendo ben in chiaro la sua posizione in materia di aborti, raccontando molto di se e della sua esperienza personale al riguardo:

“Non mi sono sentita in difficoltà in quel momento, ma io la penso in modo diverso da Alfonso ed è una mia opinione. Purtroppo ho vissuto l’esperienza per due volte. A 22 anni, prima di conoscere Paolo (Bonolis, ndr) ho praticato un aborto volontario perché la persona con cui stavo non si sentiva pronta, poi un aborto spontaneo prima della nascita di mia figlia. Credo che sia importante parlarne e ben venga la possibilità per le donne di abortire”.

Invece, rispetto alle parole di Alfonso Signorini, Sonia ha provato a dare una sua interpretazione, cercando di comprendere le intenzioni del presentatore:

“Non so cosa intendesse nello specifico Alfonso e il suo pensiero resta suo, chi si voleva dissociare si è dissociato. Non amo questa volontà di attaccare una persona fino a che non se ne veda il sangue. Non porta a nulla. Mi chiedo, se invece davanti alle parole di Giucas non avesse battuto ciglio, il giorno dopo ci sarebbe stata una levata di scudi da parte di chi è contro certe cose sui cani? Credo che tutto vada contestualizzato. La strumentalizzazione è dietro l’angolo”.

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