Il 6 gennaio 2024 il corpo di Roberta Bertacchi, 26enne di Ruffano residente a Casarano, nel leccese, venne ritrovato privo di vita sul balcone della sua abitazione, una sciarpa della squadra di calcio locale legata intorno al collo, e segni evidenti compatibili con l’impiccagione.

La morte venne archiviata come suicidio, ma da subito si pensò che qualcuno potesse aver istigato la giovane a compiere il gesto: oggi quei sospetti si sono ufficialmente concentrati sul fidanzato di Bertacchi, Davide Falcone, 35enne finito nel frattempo in carcere, il 7 marzo scorso, nell’ambito di una maxi operazione che ha smantellato una cosca criminale.

Il nome di Falcone è stato iscritto nel registro degli indagati dalla pm Simona Petrolo, per istigazione al suicidio e maltrattamenti in famiglia: pare che la storia tra l’uomo, già padre di altri ragazzi avuti da una precedente relazione, e la vittima fosse caratterizzata da un alto livello di tossicità e da liti frequenti.

Proprio una lite ci sarebbe stata anche la notte prima che Roberta Bertacchi morisse, fuori da un pub, come testimoniato da alcuni presenti; e da quel litigio, e dai successivi spostamenti di Davide Falcone, sono partiti gli inquirenti per indagare sulla morte della ragazza. Subito dopo il ritrovamento del corpo di quest’ultima, infatti, i carabinieri convocarono in caserma Falcone, il quale disse di aver accompagnato a casa la fidanzata e di essere poi tornato dai figli, versione tuttavia smentita dagli amici di Bertacchi, i quali, rimasti a casa sua fino alle 3 del mattino, dissero che Roberta sarebbe tornata a casa da sola, e che l’uomo sarebbe tornato in un secondo momento nell’abitazione, per riprendere la lite interrotta, per poi andarsene e tornare di nuovo, prima di lasciare definitivamente la casa.

Nel frattempo è stata depositata anche la consulenza sul cellulare della 26enne, firmata da Maurizio Ingrosso, che doveva chiarire lo scambio di chat, messaggi e contatti tra la giovane e Falcone nei giorni precedenti alla morte. Forse anche questo elemento, unitamente alle dichiarazioni contraddittorie dello stesso, hanno spinto la pm a modificare il fascicolo d’indagine da modello 21, ovvero a carico di ignoti, a modello 44, ossia con indagati.

Come detto il corpo della ragazza venne trovato con legata al collo la sciarpa del Casarano, squadra locale di cui Falcone è molto tifoso; la perquisizione nell’appartamento della vittima permise invece di trovare molti oggetti buttati a terra, avallando l’ipotesi del litigio fra le mura domestiche. Tuttavia non sembra, al momento, essere valutata l’ipotesi della morte violenta: gli esiti dell’autopsia rilevarono che le lesioni all’altezza del collo fossero compatibili con il suicidio. La pista che gli inquirenti seguono tende quindi a capire se qualcuno – Falcone, appunto – possa aver spinto Roberta Bertacchi a maturare la decisione di togliersi la vita. Gli avvocati della famiglia, Luciano De Francesco e Silvia Romano, puntano proprio alla relazione tutt’altro che idilliaca col fidanzato, che potrebbe aver avuto un peso determinante.

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