I commenti disgustosi a Chiara Ferragni in versione "Venere di Botticelli"

“Sei troppo volgare un po' limitati hai dei figli”, “Suo marito le permette di posare cosi??”, sono solo alcune delle frasi che l'imprenditrice digitale ha ricevuto sotto il suo ultimo post, in cui ha posato solamente con un paio di slip di pizzo e i lunghi capelli biondi a coprirle il seno.

“Sei troppo volgare, un po’ limitati, hai dei figli”, “Suo marito le permette di posare cosi??”, “Tanto le tette so in retromarcia in doppia fila”, “Sembri Cicciolina, non mi piace fai foto all’estremo”, sono solo alcuni dei commenti assurdi sotto l’ultimo post di Chiara Ferragni, in cui l’imprenditrice digitale appare vestita solo con un paio di slip, e i lunghi capelli biondi a coprirle il seno.

Il tono è sempre lo stesso, e compare ogni volta che Ferragni decide di scattarsi un selfie più o meno vestita; nel post in questione, Chiara Ferragni ha scritto nella caption “Mother Nature vibes”, e in molti hanno accostato la foto al celebre quadro di Sandro Botticelli, La nascita di Venere.

L’appuntamento sotto allo scatto con i soliti haters e i leoni da tastiera è quasi scontato: fioccano come al solito i commenti di chi si scandalizza ricordandole è una madre, e che quindi non può “più permettersi” certe cose, chi addirittura pensa che debba chiedere il permesso al marito per farlo, e non è mancato chi le ha chiesto di fare direttamente un video hard: “Visto che ci stai perché non fare un altro passo e caricare un bel video hard con @fedez. Sarebbe di certo anticonformista e virale”.

Di certo non è la prima volta che Chiara Ferragni riceve questo tipo di commenti, e purtroppo non sarà neanche l’ultima: ancora troppe persone, al sicuro dietro allo schermo di un pc o di un telefonino, si arrogano il diritto di dare giudizi e pareri non richiesti, intrisi dagli stereotipi di una società patriarcale e sessista ancora troppo presente. Una società che tutt’oggi pretende che una donna, specie se madre, non mostri il corpo e risponda a un'”ideale” di comportamento, pena il pubblico (e impietoso) giudizio.

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