Giulia Scannavino è una ragazza romana di 28 anni, ha avuto diverse esperienze lavorative all’estero, è laureata in lingue e ora sta studiando per la magistrale in International Cooperation a La Sapienza. Scannavino è anche una giovane madre, con un bambino di 2 anni.

Ed è proprio il suo essere madre che ha innescato delle domande scioccanti a un colloquio di lavoro che la ragazza ha sostenuto per un’azienda.

Mi hanno valutato in base alla mia vita privata, dopo una selezione durata mesi e in cui ho superato ben 5 step“, ha scritto Giulia Scannavino in un post su Linkedin, diventato virale con oltre 2mila condivisioni. “La recruiter inizia a chiedermi come farò a lavorare con un bambino di due anniMi chiede con voce provocatoria come farò a trascorrere il giorno di Natale a lavoro anziché a casa con mio figlio…  mi domanda come farò a non partire con lui durante le sue vacanze estive ad agosto e se soffrirò a mandarlo da solo al mare con il papà“.

Giulia Scannavino ha aggiunto che, nonostante abbia risposto con calma e gentilezza a ogni domanda (l’ultimo step prevedeva un colloquio face-to-face davanti a ben 6 recruiter), quelle domande “hanno frantumato il mio essere donna“.

La ragazza ha poi sottolineato che non ha scritto il post per accusare l’azienda, ma per condividere un’esperienza ingiusta che tante ragazze e donne devono affrontare nel mondo del lavoro. “Essere mamma è la cosa più bella che mi sia capitata nella vita, ma voglio sentirmi anche realizzata come donna e come lavoratrice, non voglio impormi limiti“, ha dichiarato Scananvino.

Al Messaggero Giulia Scannavino ha raccontato che questo non è l’unico colloquio in cui ha dovuto sopportare certe domande. “A 26 anni sono rimasta incinta, non era una cosa pianificata“, ha detto Scannavino, raccontando che lo ha detto piangendo al suo datore di lavoro, implorandolo di non licenziarla, ma alla fine il contratto non le è stato rinnovato.

Ora vivono in 3 con un solo stipendio, quello del suo compagno, da qui l’urgenza di Scannavino di trovare lavoro.

Nel post condiviso su Linkedin si sente tutta l’amarezza della ragazza per essere stata esclusa in quanto mamma, per un lavoro in cui aveva superato 5 step della selezione, una selezione dura che era iniziata in estate.

Scannavino ha dichiarato che secondo lei sarebbe importante che i recruiter mostrassero tatto con i candidati, perché “è giusto mettere alla prova il candidato, ma quando si entra nella sfera privata bisogna essere attenti: se avessi avuto una situazione più delicata alle spalle sarei crollata, non è giusto“.

Giulia Scannavino vive a Roma, nel quartiere Primavalle, con il suo compagno e suo figlio di due anni, nato nel 2020.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!