Il giuramento delle Olimpiadi Di Tokyo 2020 sarà all’insegna dell’inclusione e della parità di genere: a pronunciarlo, a nome di tutti i partecipanti ai Giochi , non saranno più tre persone ma sei, due atleti, due allenatori e due giudici, in modo che uomini e donne siano rappresentati egualmente durante la cerimonia inaugurale.

Anche i numeri degli atleti in gara confermano che si sta andando verso la parità: in gara ci saranno il 49% di donne.

Il giuramento, già modificato ad aprile con l’inserimento dei termini “inclusione e uguaglianza“, sarà pronunciato per  la prima volta in modo solenne all’apertura dei Giochi il 23 luglio.

Questa è “solo una delle numerose decisioni e dei numerosi impegni che il Comitato olimpico internazionale e del Comitato organizzatore per sostenere le donne nello sport a ogni livello e in ogni struttura“, ha spiegato il Cio in un comunicato stampa in cui ha reso noto il cambiamento. “Noi olimpionici siamo modelli e ambasciatori. Siamo uniti nel mandare al mondo un potente messaggio di uguaglianza, inclusione, solidarietà e rispetto”, ha aggiunto l’ex nuotatrice Kirsty Coventry, presidente della commissione atleti del Cio.

Come si legge nel sito ufficiale del Comitato  olimpico, “L’equilibrio di genere è solo una delle tante decisioni e impegni del CIO e del Comitato Organizzatore per promuovere le donne nello sport a tutti i livelli e in tutte le strutture, come indicato nella Carta Olimpica”. Il giuramento olimpico è stato recitato per la prima volta alla cerimonia di apertura dei Giochi di Anversa 1920. Il testo originale è stato scritto da Pierre de Coubertin, fondatore dei Giochi Olimpici moderni, e si è evoluto nel tempo. Ora recita così:

“Promettiamo di prendere parte a questi Giochi Olimpici, nel rispetto delle regole e nello spirito di fair play, inclusione ed uguaglianza. Insieme siamo solidali e ci impegniamo nello sport senza doping, senza imbrogli, senza alcuna forma di discriminazione. Lo facciamo per l’onore delle nostre squadre, nel rispetto dei Principi Fondamentali dell’Olimpismo e per rendere il mondo un posto migliore attraverso lo sport”.

Sempre con l’obiettivo dell’equilibrio di genere, sono state modificate le linee guida per consentire che a portare la bandiera dei Paesi durante la cerimonia di apertura siano due gli atleti, un uomo e una donna.

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