Il premier Giuseppe Conte ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha risposto ad alcune delle domande più comuni in questo periodo. Dalle vacanze alla scuola, passando per le eventuali riaperture anticipate a partire dal 18 maggio.

In tutte le regioni italiane, al momento, per legge è vietato fare il bagno. Il Governatore della Liguria Toti ha annunciato che dal 18 riapriranno le spiagge libere e attrezzate. La Regione Lazio ha comunicato che dalla stessa data si potrà passeggiare su alcune spiagge ma non fare il bagno. Altre regioni non hanno annunciato nulla di ufficiale ma con ogni probabilità decideranno in merito nei prossimi giorni. Specialmente in quelle a bassissimo contagio è plausibile che venga ridata la possibilità di fare il bagno, seppur con tutti i severi controlli del caso per evitare affollamento.

L’avvocato del popolo ha chiarito che quest’anno gli italiani potranno andare in vacanza. “Non passeremo l’estate sul balcone, la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena”, ha chiarito. Saranno vacanze diverse ma il premier si augura che il momento eccezionale convinca molti italiani a rimanere in patria e visitare le bellezze nostrane.

“Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città”, seppur in modo diverso rispetto al solito e con molte precauzioni in più. Come è successo spesso negli ultimi mesi, però, il premier non si sbilancia. “Forniremo indicazioni precise in base all’evoluzione del quadro epidemiologico”, in merito alle modalità con cui si viaggerà in questa estate anomala.

Per quanto concerne l’economia del paese, Conte mette tutti in guardia: “Saranno mesi molto difficili”, nei quali si prospetta un calo drastico del Pil, con tutte le conseguenze negative del caso, che il professore universitario giudica “disastrose”.

In merito alle possibili riaperture anticipate in alcune regioni, Conte ci va cauto: “Potremo permetterci delle differenziazioni geografiche ma ciò non significa procedere in ordine sparso”.

Alla domanda che molti stanno facendo, circa la ripartenza di bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici il 18 maggio (e non il 1° giugno), il Presidente del Consiglio risponde: “Con alcune regioni potremo concordare riaperture anticipate”.

In conclusione qualche battuta sugli aiuti europei all’economia nazionale: “Per quanto riguarda il MES attendiamo i regolamenti attuativi, poi valuteremo in Parlamento”.

Ma secondo Conte il MES, la BEI e il SURE da soli non bastano per far risollevare l’economia italiana. “C’è bisogno di un recovery fund di dimensioni notevoli” e a tal proposito assicura di essere in contatto costante con la Commissione europea.
Infine il premier invita le banche a fare la loro parte, per quanto concerne i prestiti alle imprese garantiti dallo Stato.

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