La conferenza stampa di oggi 13 aprile 2020 delle ore 18.00 con i dati della Protezione Civile sull’emergenza coronavirus. Secondo il bollettino di oggi, il numero totale delle persone attualmente positive 103.616 con un incremento di pazienti positivi di 1.363 rispetto a ieri.

Prosegue il calo della pressione negli ospedali, ad oggi i pazienti in terapia intensiva sono 3.260 (-83 rispetto a ieri), un buon indicatore che il picco è stato raggiunto ma non è stato ancora superato. I pazienti ricoverati con sintomi sono 28.023 con un incremento di 176 rispetto a ieri. In isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi si trovano 72.333 persone, il 70% del totale.

Il numero dei deceduti per coronavirus nelle ultime ventiquattro ore è di 566 e supera quota 20mila con un totale di 20.456. Il totale dei pazienti guariti sale a 35.425 con un incremento di 1.224 in più rispetto a ieri.

In totale sono stati eseguiti 1.046.910 tamponi, 36.717 più di ieri. I morti e i malati in terapia intensiva diminuiscono e secondo gli esperti, “il trend è ormai affidabile“.

Siamo ancora nella Fase 1“, ha precisato Giovanni Rezza dell’Istituto superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico nella conferenza stampa di oggi. “I segnali positivi ci sono ma il numero dei morti è ancora elevato perché è da attribuire a contagi precedenti. I numeri diminuiscono lentamente perché si riferiscono ai contagi”. A fine mese si darà il via ai test sull’uomo per il vaccino contro il Covid-19.

L’Italia e la Gran Bretagna stanno lavorando insieme ad un vaccino, l’azienda Advent-Irbm di Pomezia collaborerà con lo Jennifer Institute della Oxford University, i test del potenziale vaccino verranno condotti in Inghilterra.

In questa giornata di Pasquetta, sono stati potenziati i controlli sul territorio italiano.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, per questa giornata di festività ha voluto scrivere un messaggio al popolo italiano. Queste le sue parole:

“E’ un giorno di Pasquetta che ricorderemo a lungo e che ci farà apprezzare di più tutti quelli che verranno in futuro. Dobbiamo essere consapevoli che i sacrifici che stiamo facendo hanno salvato la vita a tantissime persone e permesso al nostro Servizio Sanitario Nazionale di prendersi cura di chi è malato. Forza!”.

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