La famosa applicazione per incontri Bumble ha rivelato le proiezioni per il 2024 e sembra che si preveda un aumento delle relazioni intergenerazionali.

Le relazioni caratterizzate da un netto divario generazionale, ora denominate dai single come “unioni Gen-Blend“, sono da tempo un argomento delicato che non sembra destinato a scomparire. Tuttavia, secondo gli specialisti degli incontri, il 63% dei partecipanti allo studio sopra citato ha sottolineato che l’età non rappresenta un criterio decisivo nella loro ricerca del partner. Inoltre, il 59% delle donne ha dichiarato la propria disponibilità a frequentare persone più giovani. Insomma, pare che il tabù su questa tematica sia destinato a cadere.

Risultati “davvero interessanti”, secondo la dottoressa Caroline West, esperta di sesso e relazioni. La tendenza svela infatti che “le persone si frequentano al di fuori di uno schema rigido”. “Quando stracci quelle regole e ti permetti di uscire con persone con cui potresti non essere mai uscito prima, puoi avere nuove esperienze e trovare effettivamente qualcuno che è giusto per te”, ha detto la dottoressa”.

Naturalmente, questa tendenza (che non è certo nuova) ha suscitato una gran varietà di critiche e pregiudizi. Ancor più se è l’uomo il più “anziano” all’interno di una coppia.

Emma Flint in un articolo per The Independent ha dichiarato che la cosa migliore da fare sarebbe mettersi il cuore il pace e accettare la situazione. “Il mio compagno ha 33 anni più di me: lui 65, io 32. E non potrei davvero essere più felice”, ha scritto.

“La differenza di età nella mia relazione è spesso fonte di confusione, a volte angoscia, per estranei che non abbiamo mai nemmeno incontrato”, ha continuato. “Ci incrociano per strada, i loro occhi giudicano, fanno supposizioni. Anche se non sono una sensitiva, sospetto che il 90% di queste ipotesi non coinvolgano l’amore”.

E ha aggiunto: “Anche se capisco queste preoccupazioni, non posso fare a meno di pensare che stiamo ancora ficcando il naso negli affari degli altri. E non è giusto. Non è ora di dare una tregua alla nostra censura?”

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