Il  Premio della European Mathematical Society viene definito “l’Oscar della matematica” ed è appena stato assegnato a due italiane, Cristiana De Filippis e Maria Colombo. Assegnato dalla società fondata nel 1990 con sede in Polonia, e consegnato in Spagna, a Siviglia, in apertura del Congresso europeo di matematica in corso fino al 19 luglio, il premio del valore di 5 mila euro è stato finora vinto da sei italiani, comprese De Filippis e Colombo, ed è spesso considerato l’apripista alla medaglia Fields, considerata il Nobel della matematica.

De Filippis, di Matera, ha una cattedra all’Università di Parma ed è considerata da Forbes una delle 100 italiane di successo nel 2023; secondo la banca dati dell’American Mathematical Society, risulta inoltre fra le persone più citate della matematica mondiale nella sua generazione. Il premio le è stato conferito per gli “eccezionali contributi” alla Teoria della regolarità ellittica, aggiungendosi ad altri prestigiosi riconoscimenti come il G-Research Prize ricevuto a Oxford nel 2019 e Il Premio Iapichino dell’Accademia dei Lincei nel 2020.

“Sono molto contenta che la mia passione e il mio lavoro, la matematica, coincidano – ha dichiarato – Sono quello che si potrebbe definire un ‘cervello di ritorno’: dopo qualche mese in Francia per una una internship e a Oxford per il dottorato, terminato nel 2020, sono rientrata in Italia attratta dalla ricerca in analisi di alto livello che veniva fatta dal gruppo dell’Università di Parma”. Il suo campo di ricerca è “la regolarità per equazioni differenziali. Ci sono delle equazioni che descrivono dei fenomeni fisici, come i campi elettrici o l’elasticità dei materiali. I matematici hanno trovato delle soluzioni a queste equazioni, ma non sanno se sono ‘lisce’, ossia posseggono delle regolarità, o se presentano delle increspature o delle pieghe chiamate ‘punti irregolari’. Per molti problemi specifici questa ‘liscezza’ non era conosciuta ed è stata studiata e chiarita con nuove tecniche che ho contribuito a creare”. La matematica non è la sua unica passione: “Mi piace andare a cavallo. Ho un cavallo e quando sono a Matera sono in pianta stabile da lui”.

Assente giustificata invece Maria Colombo, che ha avuto il quarto figlio da tre giorni e non ha potuto ritirare personalmente il premio, ma ha voluto comunque rilasciare una dichiarazione: “Sono molto onorata per questo premio, che per me é il frutto di una storia nella matematica, costellata di incontri con grandi maestri e collaboratoratori”. Nata a Luino, Varese, Colombo insegna al Politecnico di Losanna ed è stata premiata “per i suoi contributi innovativi alla fluidodinamica incomprimibile, alle equazioni di trasporto e al calcolo delle variazioni”. Per lei il premio si aggiunge all’Iciam Collatz Prize e al Peter Lax Award.

“Maria Colombo ha dato contributi fondamentali ai problemi di comportamento dei fluidi – ha affermato il matematico Roberto Natalini, del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Uno dei problemi aperti è capire se nei fluidi, come l’acqua o l’aria, si possono sviluppare vortici singolari e c’è addirittura un premio di un milione di dollari per chi sa dire se questi vortici si formano o meno. Il contributo di Maria Colombo è stato quello di fare un importante passo avanti nella risoluzione di questi problemi, facendo vedere che in alcuni casi di fluidi forzati si creano due soluzioni distinte, cosa non prevista dalla teoria precedente”.

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