Deborah Dorbert vive in Florida ed è in attesa del suo secondo figlio dal marito Lee, ma sa già, grazie alle analisi a cui si è sottoposta in gravidanza, che il nascituro soffre di una patologia fatale, nota come sindrome di Potter. Praticare l’aborto per evitare di dare alla luce un bambino destinato a morire le è però impossibile, ora che negli Stati Uniti è stata annullata la sentenza Roe vs Wade, che ha annullato il diritto all’aborto a livello nazionale.

La normativa prevede alcune eccezioni, ma in questo caso non vengono prese in considerazione. La coppia, infatti, si è rivolta a diversi medici, ma nessuno di loro si è detto disponibile ad aiutarli. Tutti loro, infatti, temono di andare incontro a sanzioni.

La sindrome di Potter, infatti, è una malattia che non lascia scampo. Il feto ne viene colpito nel momento in cui si sta sviluppando nell’utero, impedendo che i reni possano crescere e lavorare a dovere. É impossibile per i nascituri liberarsi dalle tossine presenti nel loro corpo, al punto tale da avere un’insufficienza renale fortissima. Non solo, si ritrovano nella pancia senza liquido amniotico, circostanza che impedisce loro di respirare fino a restare soffocati.

Deborah Dorbert ha così raccontato la sua storia al Washington Post con l’obiettivo di spiegare a tutti quello che le sta accadendo, convinta di essere vittima di una profonda ingiustizia. La donna, infatti, ritiene sbagliato che sia una legge, che lei ritiene ingiusta, a decidere della sua sorte e di quella del suo bambino.

“Sono veramente arrabbiata che siano i politici a stabilire cosa è meglio per la mia salute. Avremmo fatto di tutto per avere questo bambino” – sono state le sue parole.

Deborah e il marito hanno però deciso come affronteranno il momento in cui dovranno dire addio al loro bambino: “Deborah sta dedicando gli ultimi giorni prima della nascita del suo bambino a pianificare i dettagli della sua morte – si legge sulla testata americana -. Lei e suo marito avvolgeranno il neonato in una coperta calda, mostreranno il loro amore e piangeranno. Hanno già deciso di far cremare il suo corpicino e stanno già cercando una maniera per commemorarlo”.

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